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CVTà: la street art contro lo spopolamento di Civitacampomarano

Civitacampomarano è un piccolo borgo del Molise che ha deciso di usare la street art per favorire il popolamento del comune italiano che oggi è un museo a cielo aperto.
A cura di Clara Salzano
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Civitacampomarano nel dialetto dei suoi abitanti si chiama Cvtà è per questo che è stato scelto proprio questo nome per intitolare il festival di street art che dal 2016 arricchisce le strade e i palazzi del piccolo borgo italiano. Civitacampomarano è infatti un piccolo paese di 400 abitanti in provincia di Campobasso, minacciato dalle frane e da un lento spopolamento, che sta usando l'arte per far fronte ai suoi problemi. Ogni anno il borgo molisano ospita il CVTà Street Fest per ridisegnare il paesaggio urbano attraverso la street art.

A Civitacampomarano la street art è simbolo di rinascita e di resistenza. CVTà Street Fest è il festival di arte urbana, ideato e diretto da Alice Pasquini, alla sua seconda edizione nel 2017. Tutto è nato da una mail inviata ad Alice Pasquini, in arte AliCè, nel 2014 da Ylenia Carelli, Presidente della Pro Loco “Vincenzo Cuoco” di Civitacampomarano, in cui veniva richiesto l'intervento della street artist sui muri della città ormai quasi del tutto disabitato. Civitacampomarano è il paese natale del nonno di Alice che, arrivata nel piccolo comune italiano e ispirata da alcune immagini storiche del borgo, ha iniziato ad arricchire le strade e i muri di Cvtà con i suoi disegni. “Ho dipinto su vecchie porte, per ricordare quello che ora non c’è più – spiega l’artista – molte case bellissime ora sono vuote, lo spopolamento è stato enorme e Civitacampomarano oggi conta poco più di quattrocento abitanti”.

La street art è diventata simbolo di rivalsa per l'intero paese. Da una semplice coincidenza il progetto ha coinvolto tutti gli abitanti di Civitacampomarano che hanno offerto i priori muri e gli spazi condivisi ad AliCè ma anche ad altri artisti di street art. La prima edizione del CVTà Street Fest, il festival dell’arte di strada che ha visto i muri del borgo arricchiti dai colori di sei artisti internazionali noti per aver lasciato tracce del loro passaggio in diverse città del mondo: Biancoshock (Italia), David de la Mano (Uruguay), Pablo S. Herrero (Spagna), Hitnes (Italia), ICKS (Italia), UNO (Italia), con il coinvolgimento dell’intera comunità, dai bimbi agli anziani, ha avuto un grande successo. Il 1 giugno ha preso il via la seconda edizione del festival che ha aggiunto a queste opere del 2016, che ora fanno parte in modo permanente del patrimonio culturale e turistico di Civitacampomarano, i nuovi lavori degli artisti protagonisti nel 2017: Gola (Italia), Bosoletti (Argentina), Nespoon (Polonia) e Maria Pia Picozza (Italia).

L'edizione 2017 dello CVTà Street Fest ha ancora più valore perché quest'anno Civitacampomarano è stata minacciata da una frana che non sembra arrestarsi. Molti edifici e strade sono stati danneggiati all'inizio del 2017 tanto che è stata istituita una vera e propria zona rossa. Ma nonostante le nuove minacce, oltre a quelle dello spopolamento, gli abitanti dello splendido borgo italiano hanno da subito fortemente voluto e sostenuto il Festival, aprendo le porte delle proprie case agli artisti invitati e cucinando persino per loro. Per far fronte alla nuova emergenza è infatti stata scelta una nuova formula per la seconda edizione del CVTà Street Fest, che si snoda nell’arco di tre mesi, con quattro artisti internazionali che si sono dati il cambio, lavorando uno dopo l’altro sui muri del borgo, affinché Civitacampomarano non scompaia. Per chi volesse aiutare Civitacampomarano è stata anche attivata una campagna di raccolta fondi “HELP CIVITA”.

Con l’auspicio che rendere l’arte viva e colorare con essa i muri e gli spazi condivisi possa essere una strategia vincente per contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita.

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