Daniel Libeskind, Ora Ito, Milo Manara: i volti e le novità del Cersaie 2013 (VIDEO)
Si registra anche quest'anno il tutto esaurito nell'ampia area espositiva del Cersaie 2013, che dà spazio a 898 espositori, di cui 302 stranieri, provenienti da 35 diverse nazioni. I temi principali di questa 31 edizione del Cersaie sono il progetto e l’innovazione, a cui si aggiungono qualità, design e sostenibilità. Sono queste le parole chiave per ridare vigore a uno dei distretti più produttivi e significativi del made in Italy. Solo così si potrà concorrere con realtà dove il costo del lavoro è ai minimi livelli.
Insomma, piroette della piastrella negli spazi della Fiera di Bologna ma anche in città. Molte le novità e i nomi noti: le sexy eroine di Manara debuttano sulle piastrelle di ceramiche di Del Conca, col loro corpo perfetto, le gambe lunghissime e i lunghi capelli boccolosi sciolti sulle spalle. La collezione consiste in due serie di decori: uno dedicato ai volti delle eroine più famose del fumettista, da Molly a Miele, alla Gulliveriana, e l’altro incentrato sulla striscia di fumetti tratti dai viaggi fantastici della Gulliveriana.
Il volto ironico e irriverente del design francese, Ora-Ïto, ‘marchio di fabbrica' di Ito Morabito, ha tenuto un’interessante lectio che ha animato il pubblico del design presente al Cersaie. Daniel Libeskind, l’architetto di Ground Zero, è stato presente a Bologna con l’installazione Pinnacle, alta 8 metri, nel cortile del Priore all’ex Maternità, e un pubblico gremito ha avuto la possibilità di ascoltarlo in una conferenza con Philippe Daverio. Riccardo Dalisi, tra i principali designer e architetti italiani, maestro di creatività italiana e impegno civile, è stato protagonista di una “Lezione alla rovescia”.
Un importante evento-tributo è stato dedicato a Paolo Soleri: per la prima volta a Bologna è stato proiettato il documentario “Beyond Form”, l’opera realizzata dalla filmmaker indipendente Aimee Madsen per celebrare l’architetto-filosofo di origini italiane scomparso il 9 aprile di quest'anno, celebre per aver parlato per la prima volta di “arcologia”, disciplina che unisce architettura ed ecologia, e per aver fondato Arcosanti, il prototipo di città-esperimento sorta in Arizona.
Garcìa-Abril celebra le leggi dell’architettura: “Una vera architettura non ha nulla a che vedere con le mode. È l’espressione di regole immutabili, quelle del peso, dell’equilibrio e della forza di gravità”, ha dichiarato l’architetto spagnolo fondatore dello Studio Ensamble, maestro nel giocare ed esplorare con la materia. Altro convegno di grande interesse è stato quello con i fondatori dello studio d'architettura norvegese TYIN Tegnestue. Sono giovani, hanno solo cinque anni di storia professionale alle spalle, ma sono già riusciti a imporsi in tutto il mondo come i più illustri esponenti di una architettura di comunità che contribuisce alla crescita dei Paesi sottosviluppati.
Si è parlato anche della casa del futuro: un'abitazione tecnologizzata che fa risparmiare energia, garantisce sicurezza, offre il servizio della teleassistenza, permette di prevenire incidenti. Un microcosmo digitalizzato inserito in una città digitalizzata. In altre parole una casa intelligente per una città intelligente. Dunque, il Cersaie si conferma un appuntamento ormai imperdibile non solo per gli addetti ai lavori ma anche per tutti gli appassionati alle più contemporanee teorie e tendenze dell’architettura e del design.