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Anche i grandi sbagliano: i famosi fallimenti delle aziende più importanti del mondo

È capitato anche alla Pepsi, alla Microsoft, McDonald o alla Colgate di fallire e i prodotti con cui queste ed altre grandi aziende del mondo hanno fatto flop sono entrati nella storia.
A cura di Clara Salzano
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"Solo chi non fa non sbaglia", dice un antico detto popolare. Sono numerosi i nuovi prodotti che vengono rilasciati ogni anno, ma forse in pochi sanno che meno del 3% dei nuovi lanci ha successo sul mercato. Circa il 97% delle nuove creazioni appena rilasciate sono dei flop, indipendentemente dal tipo di prodotto ideato o dall'azienda che lo propone. Riuscire ad imporre un nuovo prodotto sul mercato è molto difficile, anche per grandi aziende esperte di marketing e abituate a cavalcare il successo. Meno del 3& dei nuovi prodotti supera un fatturato di 50 milioni di dollari l'anno, è per questo che in realtà possono permettersi di fallire quasi esclusivamente le grandi aziende, ecco i casi più celebri:

1. New Coke

Negli anni '80, mentre la Pepsi acquisiva maggiore importanza sul mercato, grazie anche alla pubblicità Pepsi Challenge", la Coca-Cola decise di lanciare un nuovo prodotto con un gusto più simile alla Pepsi. durante le prove di assaggio a livello nazionale, prima del lancio, la New Coke ottenne un buon riscontro ma nel 1985 si scoprì che quei test erano ingannevoli. Così Coca-Cola scelse di tornare alla sua vecchia formula con il nuovo nome: Coca-Cola Classic.

2. Colgate Kitchen Entrees

Piatti pronti surgelati era la nuova linea di prodotti che la Colgate, la celebre azienda di dentifrici, voleva lanciare sul mercato. Il pretesto della campagna di comunicazione fu di fornire al consumatore un pranzo pronto Colgate e lavarsi subito dopo i denti con il dentifricio della stessa marca. Ma l'associazione di prodotti alimentari al marchio leader nella produzione di dentifrici è sembrato troppo impegnativo per il consumatore e ben presto l'azienda si trovò a dover ritirare i piatti pronti da qualsiasi negozio.

3. Ford Edsel

Per Bill Gates quello della Edsel è uno dei casi preferiti di flop da studiare. Proprio il nome "Edsel" è sinonimo di "marketing fallimentare". Nel 1957 infatti la Ford introdusse un nuovo marchio automobilistico, dietro un investimento di 400 milioni di dollari. Il nuovo lancio non fu affatto apprezzato dal mercato americano, tanto da essere soprannominato "Titanic", e i motivi sono vari: il nuovo lancio fu fatto in concomitanza con una grave recessione economica che colpì gli Stati Uniti; gli americani volevano "veicoli economici più piccoli", secondo Associated Content; i dirigenti Ford Motors non avevano ben definito la nicchia del modello nel mercato automobilistico (i prezzi e il mercato della Edsel si poneva ad un livello più alto di quello Ford ma più basso di Mercury). Nel 1960 il nuovo marchio automobilistico, con una vendita di sole 64.000 vetture, fu ritirato dal mercato.

4. Sony Betamax

Il 1970 ha visto una guerra di formati home video tra Betamax e VHS. La Sony, mentre i suoi competitors iniziavano a immettere sul mercato macchine VHS, decise di vendere il Betamax nel 1975. Anche se il Betamax era tecnicamente superiore, il VHS si impose sul mercato infliggendo un grave colpo alla Sony.

5. Pepsi AM e Crystal Pepsi

Tra il 1989 e il 1992, la Pepsi ha provato a imporsi sul mercato con due nuovi prodotti, uno più dolce "Pepsi AM" e l'altro più chiaro "Crystal Pepsi". Dopo un anno i nuovi lanci sono stati ritirati dal mercato perché non graditi dai consumatori. Nel 2016 la Pepsi ha provato di nuovo a rilanciare la Crystal Pepsi ma pare che neppure questa volta sia un grande successo.

6. Sigarette senza fumo RJ Reynolds

In seguito alle incisive campagne contro il fumo delle sigarette e i danni sull'uomo, la RJ Reynolds ha investito 325 milioni di dollari in sigarette senza fumo . Il nuovo prodotto non è stato ben accolto dai consumatori e quattro mesi dopo il lancio le sigarette senza fumo sono state ritirate: si potrebbe dire che "sono andate in fumo".

7. McDonald Arch Deluxe

Nel 1996, McDonald un nuovo panino indirizzato ai palati "urbani più sofisticati urbani". Per raggiungere il nuovo target, McDonald ha speso 100 milioni di dollari ma il panino Arch Deluxe non è piaciuto. In compenso il prodotto McDonald rappresenta uno dei flop più costosi della storia. In realtà, analizzando i gusti attuali, probabilmente si può affermare che la McDonald era solo avanti di circa 10 anni considerando catene come Five Guys e Shake Shack che soddisfano i "gusti urbani sofisticati".

8. Virtual Boy di Nintendo

Nel 1995 la Nintendo lancia la realtà virtuale con la Virtual Boy, con l'ambizione di imporre questa nuova tecnologia. Peccato però che le aspettative rispetto alla realtà dell'offerta del prodotto furono tutt'altro che soddisfatte: la realtà virtuale della Nintendo non era assolutamente come prometteva. I giochi erano troppo scuri e rossi, con grafica a bassa risoluzione e strumenti più adatti a una console di gioco standard. Virtuale ragazzo finì per vendere meno di 1 milione di unità -Virtual Boy rappresenta il più grande flop di hardware nella storia della Nintendo. Di consolle per la realtà virtuale ne furono vendute solo 1 milione.

9. Cosmopolitan Yogurt

Nel 1999 la famosa rivista Cosmopolitan ha deciso di lanciare una marca di yogurt. L'idea non fu apprezzata né dai lettori della rivista, già soddisfatti dai contenuti di Cosmopolitan né dal mercato già saturo di yogurt.

10. Microsoft Zune

Una decina di anni fa la Microsoft provò a lanciare sul mercato un prodotto che superasse l'iPod. Il nuovo prodotto si chiamava Zune ma non riuscì affatto a scalfire il mercato Apple. Secondo la Microsoft il motivo del fallimento era che: "Semplicemente, non eravamo abbastanza coraggiosi, e abbiamo finito per fare la caccia ad Apple con un prodotto che in realtà non era un cattivo prodotto, ma era ancora un prodotto caccia, e non c'era un motivo reale per qualcuno per dire, ‘oh, devo uscire a comprarlo'.". Zune, per chi fosse interessato ad acquistarlo, si può ancora trovare su eBay.

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