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Il “Centre Pompidou all’italiana” di Renzo Piano e Richard Rogers festeggia il 40° compleanno

Per la sede B & B Italia di Piano e Rogers il tempo sembra essersi fermato: dopo 40 anni rappresenta ancora il primo “manifesto” della cultura industriale in Italia.
A cura di Clara Salzano
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Pochi sanno che Renzo Piano e Richard Rogers prima che i lavori di costruzione del grande e rivoluzionario Centre Georges Pompidou di Parigi iniziassero, ebbero l'opportunità di testare la loro idea di uno spazio vitale "sospeso" tra strutture di tubi in acciaio esterni: era il 1973 e veniva realizzata la sede di B & B Italia a Novedrate.

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L'edificio dei due celebri architetti, all'epoca promettenti giovani talenti alla ricerca di opportunità di mostrare le loro visioni di architettura, è una sorta di prototipo in scala delle concezioni di costruzione del "Beaubourg", lavoro che avrebbe spinto Piano e Rogers alla ribalta dell'architettura mondiale. La costruzione è racchiusa all'interno di una struttura reticolare composta da sottili tubi metallici, in origine di colore blu. Lo spazio destinato agli uffici risulta completamente libero e svincolato da questa struttura che, rimanendo all'esterno del volume, permette una completa flessibilità nell'organizzazione interna, secondo i principi costruttivi che gli architetti riprenderanno pochi anni dopo su scala ben più vasta nella progettazione del Centre Pompidou di Parigi, realizzato nel 1977.

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L’edificio, a pochi km da Como, è caratterizzato dalla trasparenza tra spazio interno e esterno e dall’essenzialità degli elementi utilizzati per la costruzione. Tale sistema ammette l'uso di grandi superfici verticali trasparenti (le pareti non assolvono ad alcuna funzione portante), liberando lo spazio interno aumentando contemporaneamente la sua flessibilità e adattamento alle diverse funzioni lavorative; gli operatori e l'edificio stesso sono messi in un dialogo con il verde circostante.

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Sarebbe oggi difficile trovare un imprenditore che dia l’incarico di costruire la nuova sede della sua industria a un giovane architetto ancora agli inizi. Eppure è proprio quello che successe circa quarant’anni fa, quando un ancor giovane Piero Ambrogio Busnelli (1927) conferisce l'incarico a colui che sarebbe diventato il talento più promettente della storia dell’architettura italiana contemporanea. E ancora oggi la sede di B&B Italia è testimonianza di una fase di sperimentazione eccezionale nell’architettura e manifesto della cultura industriale dell’impresa da sempre aperta alla ricerca e all’innovazione. Un esempio che dovrebbe far riflette quest'Italia così poco aperta i giovani, alle novità e al cambiamento.

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