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India da imitare: ecco il primo frigo gratuito per persone bisognose

Un ristorante in India mette un frigo in strada aperto gratuitamente a tutti coloro che hanno fame: ecco un modo originale ed utile per combattere gli sprechi alimentari.
A cura di Clara Salzano
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Si parla sempre più spesso di sprechi alimentari perché è sempre più netta la distinzione del mondo tra paesi che hanno in abbondanza tanto da gettare via il cibo, anche se ancora buono, e paesi poveri dove anche gli alimenti basilari scarseggiano. Sempre più iniziative nel mondo sorgono allo scopo di contrastare gli sprechi alimentari (proprio di recente lo chef Massimo Bottura ci ha presentato la sua associazione no-profit Food for Soul), ma spesso sono difficile da diffondere o attuare. Una giovane donna indiana ha trovato invece un modo semplice e facile per poter aiutare le persone evitando gli sprechi di cibo. Si chiama Minu Pauline ed è la proprietaria del Pappadavada, un famoso ristorante di Kochi, in India. Un giorno la proprietaria del ristorante notò una donna fuori dal ristorante cercare avanzi di cibo nella spazzatura per acquietare la sua fame. Da lì si accese la lampadina e nacque Nanma Maran, o Albero della Bontà: un frigorifero dove tutti possono inserire i propri avanzi alimentari e aiutare le persone bisognose.

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L'innovativo frigo è aperto 24 ore su 24, sette giorni alla settimana e sempre accessibile, senza alcun blocco, per chiunque abbia bisogno di mangiare ma non può permettersi di comprare del cibo. tutti possono inserire del cibo nel frigo Nanma Maran. La speranza di Pauline è che l'albero della bontà sia sempre pieno. Chiunque inserisce del cibo deve riportare sulla confezione la data di inserimento in modo che chiunque voglia prenderne e goderne sappia da quanti giorni il cibo si trova nel frigo.

Non bisogna chiedere nulla né dire nulla per aprire il frigo e mangiare, sta ovviamente alla coscienza altrui capire il senso del progetto. Pauline precisa inoltre che avrebbe molto più piacere se le persone mettessero nel frigo il proprio cibo avanzato piuttosto che del cibo comprato, così non solo si aiutano i più bisognosi ma si combattono anche gli sprechi alimentari. L'iniziativa del ristorante Pappadavada dovrebbe essere presa come esempio da tutti: basta davvero poco per aiutare chi più ne ha bisogno.

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