615 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Italia: ritrovato l’ascensore di Casa Batllò di Gaudì

Si trova in Italia la preziosa cabina di ascensore appartenuta a Casa Batllò, la prestigiosa dimora progettata da Antoni Gaudì a Barcellona.
A cura di Clara Salzano
615 CONDIVISIONI
Immagine

Il 23 settembre si sono festeggiati i dieci anni da quando l’UNESCO ha dichiarato Casa Batllò Patrimonio dell'Umanità. La prestigiosa dimora, progettata da Antoni Gaudì tra il 1904 e 1907 a Barcellona, è sicuramente una delle architetture più note al mondo in stile Art Nouveau. Un giovane italiano esperto d'arte Liberty, Andrea Speziali, pare abbia ritrovato in Italia una preziosa cabina di ascensore appartenuta alla famosa casa di Gaudì.

Secondo alcune ricerche e ricostruzioni dello studioso Andrea Speziali, un facoltoso collezionista del sud Italia, affascinato dalla bellezza dell’opera, aveva acquistato la cabina d’ascensore alcuni mesi fa da un privato per poi ottenerne l'expertise: "vetri soffiati, l’andamento segnico/coloristico delle decorazioni e le giunture sono le medesime che si ritrovano nella casa progettata da Antoni Gaudì; il legno di mogano e la pavimentazione interna della cabina sono gli stessi utilizzati per porte e finestre della famosa casa di Barcellona", spiega Speziali incaricato dell'expertise. Un'altra conferma è legata, secondo il giovane esperto italiano, ai metalli utilizzati per le maniglie della cabina, gli stessi appunto impiegati per Casa Batllò; pare inoltre che le dimensioni dell'attuale ascensore di Casa Batllò combacino proprio con le misure della storica cabina: questi sono tutti elementi che contribuiscono a supportare l’originalità dell’opera montata dalla ditta Fuster & Fabra Hermanos, con sede a Barcellona, come testimonia una targa all'interno del vano ascensore. "E ancora, la storia raccontata dal figlio dell'imprenditore spagnolo, che durante il periodo franchista trasporta la cabina a Palermo dove risiede la famiglia, ci restituisce il ricordo di quando era bambino nel tempo in cui il padre, attivo nel settore edilizio, aveva recuperato, da edifici in fase di ristrutturazione o demolizione, diverse proprietà assieme alla cabina Art Nouveau", racconta Andrea Speziali che il 25 settembre presso la Feltrinelli a Rimini ha parlato della sua scoperta, non ancora ufficializzata dall’ente gestore di Casa Batllò.

Immagine
615 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views