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Come far sparire la Piramide del Louvre: ecco l’ultimo lavoro di JR

Parigi si è svegliata e la Piramide del Louvre era scomparsa: a realizzare l’incredibile impresa è stato lo street artist JR con un sorprendente lavoro anamorfico.
A cura di Clara Salzano
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Svegliarsi un giorno e veder sparire uno dei monumenti simbolo della città: è quello che è successo a Parigi dove la Piramide del Louvre è scomparsa dietro l'ultima opera dello street artist JR. È stato il più grande museo del mondo, il Louvre, a richiedere il lavoro di JR che ha espresso la sua arte nella più grande galleria del mondo, lo spazio pubblico. Grazie ad un meticoloso e sorprendente lavoro anamorfico, lo street artist francese è riuscito a far sparire la Piramide del Louvre dietro un collage di foto in bianco e nero che ritraggono la retrostante porzione di Louvre da una certa prospettiva.

Vista da lontano la Piramide sembra essere sparita: l'ultima opera di JR crea l'incredibile illusione ottica grazie ad un collage anamorfico che trasforma la piramide tridimensionale in un inserto bidimensionale sulla facciata del Louvre. Le foto incollate su un lato della Piramide sono studiate da un'angolazione tale che, da lontano, sembrano sovrapporsi al Louvre stesso. L'opera di JR sfrutta infatti l'effetto di illusione ottica creato con un'anamorfosi, per cui si proietta un'immagine su un piano distorto rendendo il soggetto originale distinguibile solo da una certa prospettiva.

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In Medio Oriente, nelle favelas di Rio, in Kenya, a New York o Shanghai, da dieci anni JR arricchisce i muri delle città del mondo con i suoi collage fotografici. Il suo lavoro è una riflessione sul ruolo delle immagini nella società contemporanea e di come possono condizionare le persone. Le opere di JR non possono lasciare indifferenti perché è come se guardassero lo spettatore fin nell'intimità. Emblematico è stato il suo lavoro a Moro de Providencia, una favelas di Rio de Janeiro, che JR ha decorato con una serie di foto di donne e occhi femminili sulle case della zona: "È un progetto fatto di bric-a-brac, come la favela stessa. Abbiamo dovuto adattarci a questo mondo in cui i tetti delle case sono fatti di plastica e le pistole per bambini sono realizzati in acciaio", ha raccontato JR, "Siamo riusciti a ottenere questo nonostante le ripide strade, le case instabili, i cavi elettrici imprevedibili e gli scambi di spari in cui i proiettili a volte passano attraverso diverse case in una sola volta".

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