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La Library of Birmingham: la biblioteca più grande d’Europa

Con i suoi 31 mila metri quadri ed un costo di 220 milioni di euro, la Library of Birmingham dello studio Mecanoo Architects è entrata nel Guinness dei primati.
A cura di Clara Salzano
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Stretta tra due edifici storici, la nuova Biblioteca di Birmingham, progettata dallo studio Mecanoo Architects, è un edificio di vetro trasparente con una pelle delicata in filigrana che si ispira alla tradizione artigianale della città, un tempo industriale. L'edificio affaccia su uno dei tre fronti di Centenary Square, la più grande piazza nel cuore di Birmingham, che mancava di coesione e di una chiara identità. Il disegno di Mecanoo trasforma la piazza su tre piani distinti: monumentale, culturale e di intrattenimento.

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Birmingham è una città britannica multiculturale di poco più di un milione di persone provenienti da ambienti molto diversi. Ha molte identità, sia culturalmente che architettonicamente. Non è solo la città più giovane d'Europa con il 25% della popolazione sotto i 25 anni, ma è anche una città di studenti, seconda per popolazione studentesca solo a Londra. Tre oggi sono i palazzi su Centenary Square che rappresentano una narrazione urbana di periodi importanti della storia della città: la Baskerville House, un edificio in pietra arenaria progettato nel 1936, il Teatro Stabile (REP), un edificio in cemento del 1960 e la Biblioteca di Birmingham, progettata nel 2009 e inaugurata a settembre 2013. Il percorso pedonale più frequentato della città, che Mecanoo chiama la "linea rossa", conduce i pedoni proprio in Centenary Square.

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La Biblioteca di Birmingham è un edificio costituito dalla sovrapposizione di quattro volumi rettangolari, che creano varie terrazze e viste panoramiche sulla città. Il gesto architettonico si esprime in primo luogo con una ricca e stratificata tavolozza tettonica: superfici vetrate sono in contrasto e convivono con una rete variegata di metallo circolare in filigrana d'oro e d'argento che scherma dal sole. All'interno i cerchi metallici del rivestimento esterno creano giochi d'ombra unici sui pavimenti delle sale di lettura. Nei suoi dieci piani non ci sono solo milioni di libri, ma anche un teatro da 300 posti, spazi polifunzionali, giardini e caffè.

L'interno è caratterizzato da un grande vuoto circolare dove ascensori e scale mobili, collocate in modo dinamico nel cuore della libreria, connettono i vari spazi all'interno dell'edificio. Questo grande spazio centrale a tutta altezza svolge un ruolo importante non solo nella distribuzione dei vari ambienti della biblioteca, ma anche nel fornire la luce naturale e la ventilazione necessaria all'edificio. I tre piani principali diramano in modo sfalsato dalla rotonda centrale con varie sale lettura, che integrano file di scaffali e spazi studio. Ci sono anche panchine e sgabelli che costeggiano il perimetro, offrendo viste sulla piazza coperta sottostante.

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Il livello più basso dell'edificio si estende fin sotto Centenary Square, qui gli architetti hanno creato un cortile circolare ipogeo che funziona come anfiteatro informale e convoglia la luce naturale verso la base della biblioteca. Archivi e spazi di ricerca occupano i livelli superiori, mentre uno spazio ovale nella sommità della struttura ospita la Shakespeare Memorial Room, progettata nel 1882 e trasferita di collocazione più volte nella sua storia. Questa sala di lettura vittoriana, tutta rivestita in legno, conserva la più vasta collezione di opere del drammaturgo inglese William Shakespeare.

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Ma quest'edificio pubblico di grandi dimensioni ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica nel Regno Unito. Per Stephen Bayley del The Telegraph "lo stato di edificio pubblico è una misura della salute psichica di una nazione", e, sulla scia dell'effetto Guggenheim di Bilbao, "l'edificio Mecanoo rivendica il ruolo di trofeo metropolitano piuttosto che creare uno spazio esclusivamente per la lettura e l'apprendimento". Rowan Moore del The Observer parla dell'edificio come una sorta di "cuboide alveare" e anche se non avrebbe descritto la Library of Birmingham come la miglior biblioteca del mondo, afferma che "riesce a raggiungere la maggior parte delle sue ambizioni. Inoltre rappresenta una dichiarazione incoraggiante circa l'importanza della conoscenza, nel cuore di una grande città industriale".

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Certo è che oggi costruire una biblioteca pubblica è una grande sfida e, come sostiene Houben dello studio Mecanoo,"le biblioteche in questo momento sono i più importanti edifici pubblici, come le cattedrali lo erano molti anni fa". E, al di là delle critiche estetiche o etiche sull'edificio, la Library of Birmingham una sfida l'ha già vinta: è divenuta già un punto di riferimento importante per la comunità e la vita culturale della città.

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