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La Rinascente presenta l’Africa futurista

Nella Settimana del Design avventuratevi in Rinascente e scoprite la cultura Afrofuturistica del design. Nel suo flagship store la Rinascente celebra con stile dinamico il Salone del Mobile 2013 presentando Afrofuture.
A cura di Valentina Pepe
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Caricata a tecnologia, alimentata a idee, ossessionata dallo spazio. Dimenticatevi tutto quello che sapevate sull’Africa. Il secondo continente più grande del mondo sta viaggiando verso nuove frontiere.

Attraverso new media, eventi e performance, darà voce alla straordinaria rivoluzione tecnologica africana e al modo in cui sta radicalmente definendo nuove nozioni di design. Dai FabLabs del Sudafrica alla Silicon Savannah in Kenya, il boom tecnologico africano è ormai un dato di fatto. Il tema della diaspora digitale si è fatto largo nel dibattito Afropolitano, ma ora una nuova narrativa sta emergendo: il design africano. L’Africa sta sviluppando la propria estetica, grazie a talenti visionari e geniali che stanno emergendo dal panorama creativo e che lavorano a un re-­‐branding degli spazi urbani. Sempre più lontana da cliché e stereotipi visivi, inaugura e promuove collaborazioni sperimentali con tecnologi, scrittori, musicisti, fotografi, illustratori, architetti, programmatori, sviluppatori e opinionisti. Un vero e proprio Movimento che sta cambiando il passato e il presente dell’Africa per trasportarla nel futuro. Durante la settimana del Design, la Rinascente presenterà al pubblico e agli addetti ai lavori le stimolanti visioni futuristiche di creativi, artisti, designer, sognatori africani. Afrofuture, il programma sperimentale curato da Beatrice Galilee, vuole stimolare un ambizioso discorso internazionale sul design e dare voce alle appassionanti nuove conversazioni che stanno esplodendo in ogni angolo d’Africa. Beatrice Galilee afferma: "Mentre il mondo del design allarga i suoi confini oltre l’estetica per includere networks, strategie e tattiche inaspettate, l’Africa diventa un’incalzante voce critica nella conversazione globale. Afrofuture ci farà immaginare l’Unione Africana come la più potente area economica del mondo; ci farà sperimentare viaggi spaziali fai-­‐da-­‐te, scimmie biomorfe Kwazulu militarizzate, una TV di stato Chino-­‐Africana, strumentazioni futuristiche e una contemporanea pulp fiction." Per quattro giorni la Rinascente inviterà addetti ai lavori e clienti a esplorare Afrofuture. Eventi speciali e performances si impadroniranno del flagship store dando vita a una versione futuristica del secondo continente più grande del mondo, ormai pronto a cambiare le regole del gioco globale. Reale o immaginaria, l’ Africa di oggi ha già abbracciato il mondo di domani. La scrittrice Nana Ocran, che ha collaborato al progetto, afferma: “Afrofuture getta una luce moderna e pan-­‐africana su ciò che è, può e potrebbe accadere nel design dentro e fuori i confini dell’ Africa, stimolando una narrativa ampia e profonda e sperimentando contaminazioni tra innovatori globali. E’ una piattaforma dinamica pensata per dare impulso al discorso sul design africano e riflettere su un futuro molto vicino dove designers rivoluzionari emergeranno dall’underground più radicale conquistando un ambito globale.” Alberto Baldan, CEO de la Rinascente dichiara:

Afrofuture è un progetto multidisciplinare, così come Hacked lo è stato la scorsa stagione, per il quale la Rinascente è felice di mettere a disposizione il suo palcoscenico nel cuore di Milano. In questo modo vogliamo dare visibilità al talento di molti artisti e designers e offrire al nostro pubblico un punto di vista non convenzionale sul design e sul suo futuro. Ci piace pensare alla Rinascente come incubatore e diffusore internazionale di creatività.

Beatrice Galilee vive a Londra; curatrice di mostre, scrittrice, consulente e docente, è specializzata in critica dell’architettura contemporanea e del design. E’ la curatrice responsabile di “Close, Closer” della Triennale di Lisbona 2013, direttrice della galleria The Gopher Hole; è docente associata alla Central St Martins di Londra e collabora regolarmente con la rivista Domus e con altre testate internazionali. Come curatrice Galilee ha lavorato al progetto Hacked Milan per il Salone del Mobile 2012, alla Biennale del Design di Gwangju nel 2011, alla Biennale di Shenzhen e Hong Kong nel 2009 ed è stata redattrice per l’architettura di Icon Magazine.

Nana Ocran vive a Londra, è una scrittrice e una redattrice specializzata nella cultura Africana contemporanea. E’ stata capo redattrice delle guide Time Out di Lagos e Abuja. Ocran ha collaborato con il Danish Film Institute, l’Arts Council England e l’Insitute of International Visual Arts, offrendo la sua consulenza per varie pubblicazioni sulla cultura dell’Africa occidentale. Ha ricevuto una nomination nel 2011 da parte della CNN come African Journalist of the Year. Sta attualmente lavorando a pubblicazioni e ricerche sul fenomeno della diaspora africana.

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