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La street art di Strøk incanta Gaeta

L’artista norvegese Anders Gjennestad, alias Strøk, è per la prima volta in Italia e ha stupito tutti con le sue illusioni 3D su una scuola di Gaeta nell’ambito dello Street Art Festival ‘Memorie Urbane’.
A cura di Clara Salzano
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L’intervento di Anders Gjennestad, alias Strøk, sulla scuola Virgilio nel centro di Gaeta, di fianco al Municipio della città, era tra i più importanti e attesi interventi del festival, e ha rispettato le attese: l’artista norvegese, conosciuto per i suoi stencil 3D, ha firmato un murale dall'effetto illusorio, i cui protagonisti non potevano che essere bambini.

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Anders Gjennestad, classe 1080, nasce a Arendal in Norvegia. Famoso per l’uso dello stencil, nei lavori in strada assume lo pseudonimo di Strok ed è diventato uno degli artisti più amati e richiesti della Norvegia. Con l’introduzione dell’ombra, lo stencil di Strok supera la componente bidimensionale del muro ed apre ad uno spazio di piccoli mondi visti dall’alto in cui figure umane, mai a volto scoperto, animano la vita di strada. I soggetti sono presi dalla contemporaneità di un universo giovane e ribelle che si muove, si sposta e non resta mai fermo. La precisione stilistica è tutta dentro il realismo dello stencil in bianco e nero e nelle mille sfumature di grigio che raccontano degli effetti della luce su maglie, pantaloni, felpe e cappelli. Un abbigliamento studiato in maniera maniacale che definisce l’appartenenza dell’individuo ad un mondo e ad una generazione. Attualmente Strøk vive e lavora tra Berlino e Oslo, le città che hanno ospitato le sue esposizioni più importanti.

Il famoso street artist norvegese è stato invitato in Italia, per la sua prima volta, dal Festival d'Arte Memorie Urbane. Memorie Urbane nasce nel 2011 da un’idea di Davide Rossillo, presidente di Turismo Creativo, da sempre sostenitore dell’arte contemporanea come elemento di dinamismo culturale e strategia di crescita socio-economica, culturale e turistica. La scelta per il festival è ricaduta non su un territorio qualunque ma un luogo carico di storia, di suggestioni paesaggistiche e soprattutto di interlocutori sensibili e interessati alla “promozione della bellezza” come motore per la crescita culturale della cittadinanza: il litorale pontino, all’interno della più vasta zona del Basso Lazio. Il Festival, noto dunque per aver portato l’arte urbana a Gaeta e Terracina, le prime città che hanno aderito all’iniziativa, si muove in continuità con il patrimonio storico, artistico e naturale del territorio e lo sottolinea anche nel nome che ci si è scelti: Memorie Urbane, che rievoca quanto la “memoria” sia considerata fondamentale come punto di partenza, pur in un processo innovativo proiettato verso il futuro. L’obiettivo è “riscoprire” la città attraverso l’arte urbana contemporanea che diventa strumento per dare nuovo risalto a spazi che, pur essendo parte di un orizzonte visivo acquisito, sono solitamente trascurati, abbandonati e privi di una qualificazione. “Memorie Urbane” si presenta quindi come un dialogo fra presente e passato, fra arte e spazi pubblici, e l'edizione di quest'anno, dal 10 al 17 luglio, promette dell'incredibile.

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