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Napoli: ecco come sarà la futura Città della Scienza

Dopo l’incendio del 4 marzo 2013, rinasce il Science Centre di Città della Scienza a Napoli, grazie ad un concorso internazionale vinto da due architetti appena trentenni, il napoletano Valerio Ciotola e il veneziano Andrea Guazzieri.
A cura di Clara Salzano
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Progetto vincitore del Bando internazionale per il nuovo Science Centre - Città della Scienza Napoli - Stige & Partners, Icaro, Dinamicamente Architetti, Nicola Marchetti, Alfredo Postiglione, Salvatore De Lucia, Valerio Ciotola e Andrea Guazzieri
Progetto vincitore del Bando internazionale per il nuovo Science Centre – Città della Scienza Napoli – Stige & Partners, Icaro, Dinamicamente Architetti, Nicola Marchetti, Alfredo Postiglione, Salvatore De Lucia, Valerio Ciotola e Andrea Guazzieri

Quasi un centinaio le proposte pervenute da tutto il mondo (Italia, Francia, Germania e Giappone) per ricostruire Città della Scienza, dopo l'incendio avvenuto a marzo 2013, in cui venne distrutto il Science Center. Da tempo ci si chiedeva cosa ne sarebbe stato di quello scheletro di ferro e pietra che le fiamme avevano lasciato dolorante sulla spiaggia di Bagnoli. Finalmente, dopo una lunga fase selettiva, è stato scelto il progetto vincitore, quello che definirà il nuovo profilo di Città della Scienza: ad aggiudicarsi il primo posto è stata l'idea del gruppo formato da due giovani architetti, Valerio Ciotola e Andrea Guazzieri progettisti della compagine di otto imprese napoletane quali Stige & Partners, Icaro, Dinamicamente Architetti, Nicola Marchetti, Alfredo Postiglione e Salvatore De Lucia. Ai vincitori spetta un premio in denaro pari a 65 mila euro oltre all’incarico del progetto definitivo.

Progetto menzionato per "il suggestivo gioco concettuale tra il pieno ed il vuoto" - Progettisti: Sossio De Vita e Stefano Lanzetta; Collaboratori: Giuseppe Tasquier, Luca Serafino, Luigi Maresca, Eleonora Volpe, Sara Russo, Camilla Russo, Fulvio Narciso
Progetto menzionato per "il suggestivo gioco concettuale tra il pieno ed il vuoto" – Progettisti: Sossio De Vita e Stefano Lanzetta; Collaboratori: Giuseppe Tasquier, Luca Serafino, Luigi Maresca, Eleonora Volpe, Sara Russo, Camilla Russo, Fulvio Narciso

Il Concorso

Il concorso, indetto dalla Fondazione Inarcassa, ha visto la partecipazione di tanti architetti ed ingegneri liberi professionisti, anche i più acerbi, perché non sono stati fissati requisiti limitanti quali fatturato o opere realizzate per accedere alla prima fase della sfida. A vincere dunque la migliore risposta ad alcuni criteri di valutazione imprescindibili quali lo sviluppo urbanistico e paesaggistico, il layout funzionale, la composizione architettonica nonché la sostenibilità ambientale, fattibilità e durabilità del progetto. “Questo concorso ha ottenuto risultati ben oltre le aspettative poste. Tutti i progetti ricevuti sono stati di qualità superiore e rispondenti a quanto richiesto dalla committenza nonché molto apprezzati dalla commissione giudicatrice. In particolar modo, sono felice che a vincere sia stato un progetto i cui artefici sono due giovani architetti", spiega l'Arch. Andrea Tomasi, Presidente della Fondazione Inarcassa che ha sostenuto la ricostruzione di Città della Scienza con il proprio contributo solidale, occupandosi della redazione del bando e del finanziamento dei premi, "Era questo che auspicavamo quando abbiamo deciso di strutturare il bando: dimostrare che la qualità non è direttamente proporzionale agli anni di esperienza del professionista. Anche la freschezza delle idee deve contare”. Al primo classificato è andato un premio di 65.000,00 euro e l’incarico di realizzare il progetto definitivo. Il secondo classificato riceverà un premio di 15.000,00 euro; al terzo classificato, un premio di 10.000,00 euro. La Fondazione Architetti ed Ingegneri iscritti Inarcassa, inoltre, ha stanziato ulteriori 15.000,00 euro per i progetti menzionati, tre nello specifico, di cui sopra riportiamo un immagine del raggruppamento guidato dall'Arch. Sossio de Vita il cui progetto è stato segnalato per "il suggestivo gioco concettuale tra il pieno ed il vuoto".

Il Progetto vincitore

"Quello presentato oggi rappresenta un progetto simbolo della trasformazione urbana complessiva di Bagnoli: turismo, cultura e ambiente, è in questa direzione che lavoreremo”, ha dichiarato il presidente Vincenzo De Luca, presente a Città della Scienza per la presentazione del progetto di ricostruzione dello Science Centre di Napoli. Il progetto premiato con il primo posto al concorso prevede una membrana porosa che ripercorre la vecchia sagoma dell'edificio distrutto dall'incendio nel 2013 con ampie bucature verso il mare che lasciano intravedere, oltre lo spettacolare golfo di Pozzuoli, le rovine del precedente Science Center in un discorso di rimando continuo tra passato e futuro di Città della Scienza: "Per ripristinare e valorizzare il carattere identitario del sito, in fase preliminare, abbiamo effettuato una serie di studi volumetrici che hanno incoraggiato l’utilizzo di volumi semplici e monolitici, in grado di richiamare i caratteri storici dell’architettura industriale. Il risultato è un volume netto e tagliente che si rapporta in maniera chiara con gli edifici e le rovine preesistenti e si confronta a viso aperto con l’autorevole paesaggio costiero di Bagnoli", spiegano i progettisti Valerio Ciotola e Andrea Guazzieri, "All’interno, una successione di grandi sale (la cui conformazione è una reminiscenza di spazi pubblici del passato, ad esempio basiliche e mercati romani) supera l’attuale concezione del museo visto come una “sequenza di spazi” e restituisce ai cittadini un luogo dove incontrarsi e conoscersi". Il progetto vincitore avrà dunque una duplice immagine: di giorno prevarranno le linee nette e taglienti dell'involucro esterno; di notte i volumi si sgretolano facendo affiorare l`immagine dell`incendio che trasforma il nuovo Science Centre in una lanterna della memoria. Il primo classificato, il raggruppamento formato da Stige & Partners, Icaro, Dinamicamente Architetti, Nicola Marchetti, Alfredo Postiglione, Salvatore De Lucia, Valerio Ciotola e Andrea Guazzieri, dopo le verifiche di rito, avrà 70 giorni per presentare il progetto definitivo che sarà trasmesso, come previsto dalla legge, alla Conferenza di Servizi per stipulare l’Accordo di Programma. Entro il 2018 si attendono la conclusione dei lavori e l'inaugurazione della nuova Città della Scienza di Napoli.

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