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Nutshell, il guscio per fare un riposino ovunque voi siate

Da oggi basta resistere al sonno in ufficio o in classe, con Nutshell potrete sfruttare anche la vostra scrivania per schiacciare un pisolino lampo.
A cura di Clara Salzano
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In ufficio o in classe è normale che ad una certa ora, specialmente dopo pranzo, la tensioni cali e una leggera sonnolenza si manifesti, la voglia di un riposino si fa necessità ma dove schiacciare un pisolino? Nell'ambiente di lavoro o di studio, tra colleghi o superiori, può essere imbarazzante e sconveniente appisolarsi col braccio sotto al viso posato sul primo appoggio possibile o addormentarsi semplicemente seduti alla propria postazione. Così, una studentessa della School of Visual Arts di New York, Eden Lew, ha ideato un guscio che permette di appisolarsi ovunque voi siate e nella massima privacy. L'oggetto si chiama Nutshell ed è realizzato con un materiale morbido, quasi una coperta, che ammortizza rumori e luce, per una ‘pennichella' davvero perfetta.

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"Abbiamo bisogno di ridefinire il ciclo del sonno", dice l'architetto Jürgen Mayer H. Così, partendo da questo concetto, la studentessa brillante ha creato davvero un'idea unica e utile: le era stato chiesto di realizzare un oggetto che si ispirasse ai rifiuti per un lavoro scolastico. La lampadina si è accesa mentre Eden mangiava un panino e ha gettato via la confezione. Dal pranzo e la pausa fugace il collegamento al bisogno di un riposino è stato immediato. Da lì la proposta di un guscio/coperta che fare un pisolino ovunque ci si trovi. Nutshell, quando è aperto, avvolge tutta la parte superiore del corpo. É pieghevole e portatile. "Il Nutshell è divertente da indossare e facile da sfilare", ha spiegato Eden Lew "Quando sono qui dentro non mi sento vulnerabile ma al sicuro, ho indossato il guscio solo in classe tra i miei coetanei ma mi sono addormentata innumerevoli volte nel Nutshell Blackout – si chiama Blackout per un motivo ovvio".

Nutshell è stato ispirato dalla stessa vita frenetica di Eden, che ha realizzato il prototipo innovativo per promuovere "la solitudine sociale": il bisogno di avere privacy e stare in isolamento non è per forza un atto solitario e asociale ma un modo per favorire la concentrazione e facilitare una maggiore produttività rendendo semmai anche le pause di lavoro più efficienti. "Mi dimentico di mangiare perché non ho mai voglia di smettere di progettare, e sono costantemente circondata da eccitazione e attività", ha detto la studentessa, "Il Nutshell è diventato il mio modo di trovare un po' di pace e tranquillità personale, e scommetto che ci sono tante altre persone là fuori che si sentono allo stesso modo". Voi siete tra queste?

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