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The Shard di Renzo Piano: il grattacielo più alto d’Europa delude le aspettative

Doveva essere il simbolo di una nuova architettura per la periferia londinese e l’intera comunità, ma l’opera dell’architetto genovese a oggi è semivuota e desolata.
A cura di Valentina Pepe
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Inaugurato lo scorso luglio il grattacielo progettato da Renzo Piano e chiamato Shard (la ‘scheggia') sembra si sia rivelato, fino a questo momento, un enorme delusione rispetto a quelle che erano le aspettative. Il grattacielo alto ben 310 metri (costituiti da 87 piani di cui 72 abitabili) che spicca nel cielo di Londra, è costato 500 milioni di sterline (584 milioni di euro) ai proprietari qatarioti. Ma al momento gli unici ‘inquilini' sono un ristorante al 32esimo piano e la galleria panoramica in cima da cui si gode (a 25 sterline) una vista mozzafiato della città. Neanche un ufficio è affittato nei 26 piani riservati agli spazi non residenziali. L'edificio è il più alto grattacielo dell'Unione europea (e il secondo in Europa, dietro solo al Mercury City Tower di Mosca) ed è 45esimo del mondo. La struttura, ha una forma piramidale irregolare ed è rivestito completamente in vetro e sostituisce le Southwark Towers.

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The Shard secondo le previsioni doveva essere il luogo di lavoro per circa 7mila persone, mentre erano calcolati 200mila utenti ogni giorno intorno ai suoi negozi, uffici, alberghi, teatri, bar, ristoranti, sul museo e sulla galleria panoramica. Per raggiungere l’edificio ci sono una linea di metropolitana, sei ferroviarie e quattordici linee di autobus tanto che al suo interno sono stati pensati solo 50 posti auto. La torre di vetro cambia colore a seconda del giorno e della posizione del sole. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale la doppia pelle della facciata passiva è stata realizzata in vetro a basso contenuto di ferro, consentendo di risparmiare il 35% dell’energia, mentre alcune aperture operabili sulla facciata permettono la ventilazione naturale dei giardini d’inverno inseriti lungo tutto l’edificio. The Shard si inserisce nell’area di Southwark, il nuovo quartiere che si sta ridisegnando attorno alla London Bridge Station, uno dei cinque maggiori snodi infrastrutturali della città. Fino a pochi anni fa questa zona era considerata una periferia industriale mentre ora è uno dei luoghi più animati della città, con la Tate Modern di Herzog & De Meuron, il Neo Bankside di Richard Rogers, il More London di Foster e il Riverside Walkway, che conduce fino al Design Museum di Joseph Conran. Ma quella che era considerata come una nuova icona per quella zona non si è purtroppo rivelata tale, risultando solo un edificio vuoto e buio per il momento, speriamo che le cose cambino e che il grattacielo brilli, come simbolo di ripresa anche dell'architettura italiana. Queste le parole di Renzo Piano sulla costruzione "The Shard":

Non è stato costruito così per capriccio o per caso ma la sua forma piramidale segue il decrescente peso delle funzioni (uffici, hotel, appartamenti) e ricorda le guglie a spirale delle chiese di Londra costruite dall’architetto di St. Paul, Christopher Wren, come precisi segnali urbani nella ricostruzione della città dopo il grande incendio del 1666

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