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Non tutto è ciò che sembra: ecco la piscina dove è impossibile bagnarsi

A prima vista sembra una normale piscina ma a guardar bene la gente è sul fondo completamente vestita senza però bagnarsi: riuscite a capire come sia possibile? L’artista Leandro Erlich ha creato un’installazione davvero incredibile.
A cura di Clara Salzano
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Immaginate di trovarvi sul fondo di una piscina e poter guardare il mondo che c'è fuori, proprio come un pesce ma senza bagnarvi. Non è un sogno di qualche romantico visionario ma l'installazione realizzata dall'artista argentino Leandro Erlich. Una piscina dove è possibile immergersi ma senza bagnarsi: ecco "Swimming Pool", l'opera d'arte di Leandro Erlich facente parte della collezione permanente del Museo del 21° secolo di Arte Contemporanea, a Kanazawa, in Giappone. Vedendo le immagini della piscina sembra proprio che le persone siano nella piscina ma con tutti i vestiti, in piedi, senza bagnarsi né annegare: come è possibile secondo voi?

Non tutto è ciò che sembra: La Piscina di Leandro Erlich è una vasca d'acqua attorno alla quale e dentro la quale la gente può passeggiare. La creazione dell'artista argentino è appunto una piscina ma con una profondità di circa 10 cm, presentata già come mostra temporanea alla Biennale di Venezia nel 2001, ma questa è la prima volta che sia mai stato installata in modo permanente come parte di un edificio. La Piscina di Erlich ha tutti gli elementi di una normale piscina come la scala ed un ponte in pietra calcarea, ma a guardar bene c'è qualcosa che la differenzia dalle solite piscine: le persone all'interno possono stare in piedi e vestite senza annegare. Vista dal ponte la piscina sembra essere riempita in profondità di acqua cristallina ma in realtà l'acqua si trova all'interno di una vasca di vetro delle dimensioni della piscina ma con la profondità di appena 10 cm. Al di sotto del fondo di vetro si nasconde una stanza dalle pareti acquamarina dentro la quale le persone possono muoversi liberamente guardando il mondo esterno attraverso il filtro dell'acqua sovrastante. "Il lavoro imposta una sequenza di svolgimento di esperienze, dal nostro stupore verso il basso alla ricerca di persone sotto l'acqua al nostro sguardo verso l'alto dall'interno della piscina. Mettendo in crisi le nostre ipotesi di uso quotidiano su quello che noi pensiamo sia evidente, il lavoro invita la nostra attiva partecipazione nei suoi spazi", viene spiegato sul sito del Museo del 21° secolo di Arte Contemporanea di Kanazawa dove La Piscina è un'opera della collezione permanente dove crea un legame unico tra le persone che sono fuori e dentro l'acqua.

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