2010-2019: le architetture più significative del decennio
"Cosa resterà di questi anni ottanta?" cantava Raf a Sanremo 1989. Ora siamo alla fine del 2019 e guardiamo al decennio che sta per concludersi domandandoci quali edifici hanno maggiormente segnato il decennio e resteranno nei anni a venire. Dal Bosco Verticale ai grattacieli di City Life, dal Ground Zero di New York agli edifici di Bjarke Ingels, dalla Filarmonica di Amburgo al Louvre di Abu Dhabi, sono tante le architetture importanti realizzate dal 2010 al 2019 che suggeriscono precise tendenze e sollecitano bilanci. Ripercorriamo dunque il decennio che sta per concludersi attraverso una selezione degli edifici memorabili costruiti in questi anni in giro per il mondo.
Milano
Di sicuro il 2010-2019 verrà ricordato come il decennio del Bosco Verticale di Milano, progettato da Stefano Boeri, che ha segnato l'inizio di una nuova era dei grattacieli, non più torri di vetro ma edifici di piante viventi. E questa tendenza si svilupperà negli anni a venire con la costruzione di intere città foresta che dalla Cina al Messico hanno già posto le proprie fondamenta. Il decennio che sta per concludersi ha visto l'affermarsi di Milano come città internazionale, principale portale per l'Europa e fucina di architetture contemporanee di qualità. Non solo infatti il grattacielo verde di Boeri ma anche le torri di Citylife progettate da Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind, che nascono dal progetto di riqualificazione dell'area ex-Fiera a nord ovest di Milano, considerata uno dei maggiori interventi urbanistici in corso in Europa.
I musei
Nel mondo è stato il decennio dei grandi musei. Si sono costruiti spazi culturali grandiosi dagli Stati Uniti d'America agli Emirati Arabi. Il 2010 è stato l'anno di inaugurazione del Maxxi di Zaha Hadid a Roma che ad oggi è il più importante museo di arte contemporanea e architettura in Italia. Il decennio 2010-2019 ha visto anche l'improvvisa scomparsa dell'architetto iracheno che con le sue architetture avveniristiche continua ad influenzare il mondo. Sull'isola di Saadiyat è stato aperto il Louvre di Abu Dhabi, progettato dall'architetto francese Jean Nouvel. A Marsiglia, capitale della cultura 2013, è stato costruito il Mucem di Rudy Ricciotti che è diventato il simbolo del riscatto culturale della città francese. Frank Gehry a Parigi ha realizzato la Fondazione Vuitton come un edificio fatto di vele al vento. Santander ha invece il suo nuovo Centro Botin progettato da Renzo Piano. A Londra si è assistito all'espansione di quello che è il Museo di arte contemporanea più importante del Regno Unito, la Tate Modern. Il nuovo edificio è una torre piramidale progettata da Herzog & de Meuron. Si chiama Switch House ed accoglie nuovi spazi espositivi e di formazione della Tate Modern.
Bjarke Ingels & co.
Ad Amburgo è diventata già un'attrazione internazionale la nuova Filarmonica disegnata dallo studio svizzero di architettura Herzog & de Meuron. L'Elbphilharmonie è l'edificio più alto, non abitato, di Amburgo. Sembra un'onda di vetro su un blocco di mattoni: la nuova sala concerti di Amburgo sorge infatti sulla sommità dell'ex Kaispeicher A, un magazzino di mattoni costruito tra il 1963 e il 1966 sulla foce del fiume Elba e utilizzato per conservare tè, tabacco e cacao. La struttura di vetro ondulata è alta circa 110 metri ed è già diventata un'icona nello skyline di Amburgo. Il 2010-2019 è stato inoltre il decennio che ha visto la consacrazione di Bjarke Ingels come l'architetto più richiesto del momento. Le sue architetture residenziali hanno dato inizio a nuove teorie dell'abitare che ancora oggi vengono riprese e sviluppate in tutto il mondo e con BIG l'architettura danese per la prima volta nella storia si è mostrata e imposta al mondo intero come le Case VM e le Mountain Dwellings che riescono a coniugare la bellezza delle case con cortile suburbane con l'intensità sociale della densità urbana.