A Maison & Objet 2014 le lampade Afillia di Alessandro Zambelli: il futuro dell’illuminazione è nel 3D printing
Maison & Objet è l'evento di riferimento per tutti gli amanti dell'arte del vivere, delle case di moda, dell'arredamento e del design, che ogni anno, nel mese di gennaio e settembre si tiene a Parigi, e da marzo 2014 anche a Singapore. Conferenze, mostre e incontri definiscono le tendenze, stimolano il pensiero e identificano le nuove questioni strategiche dei mercati. Andare al cuore del design, svestirsi del superfluo e correre il rischio di rimanere a contatto con l’essenziale, questa è la caratteristica della nuova collezione di lampade ideata da Alessandro Zambelli per .exnovo: Afillia, un nome preso in prestito dalla scienza botanica, è una pianta priva di foglie che ne rivela la natura, fatta di essenzialità e di spazi vuoti, d’aria e di luce.
Una nuova collezione di lampade – 3 da appoggio, 3 da sospensione – in cui un supporto in cirmolo, legno pregiato delle montagne altoatesine, lavorato a mano secondo le antiche tradizioni locali, si abbina ad un diffusore in poliammide (più semplicemente, fibra di nylon) sinterizzato attraverso il professional 3D printing. Letteralmente stampati attraverso questa tecnologia d’avanguardia, complementi d’arredo per l'illuminazione diventano pezzi unici o serie limitate di oggetti.
Il lavoro delle macchine si integra in modo armonico al sapiente intervento di maestri artigiani che, dal blocco di polimero informe, portano alla luce la materia formata e completano manualmente il processo, lasciando un segno personale su ogni creazione. Al centro dell’oggetto, un diffusore di luce che avvolge e decora lo spazio: trame sottili come trine, nelle loro trasparenze geometriche plasmano in esili volute origami bidimensionali.
"L'ombra rivela una rete di configurazioni geometriche essenziali, in grado di catturare la luce e concentrarla in un alone sferico, compatto e luminescente", ha detto il designer. La luce, libera di fluttuare nello spazio e di creare ombre mutevoli, si concentra inaspettatamente in auree sferiche, compatte e luminescenti: energia fluida tra forma e materia, aria e luce.