video suggerito
video suggerito

Abitare la natura, nuove visioni tra verde e arte

Workshop a cura di Patrizia Pozzi con The Flat Massimo Carasi Organizzato da Naba-Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e Politecnico di Milano.
A cura di Valentina Pepe
11 CONDIVISIONI
Immagine

L’iniziativa è legata al II MASTER PAESAGGI STRAORDINARI, diretto da Elisabetta Bianchessi e Marco Scottini, e rientra all’interno del programma formativo di Naba-Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e del Politecnico di Milano. Giovedì 06 giugno dalle ore 17 alle ore 20 i progetti realizzati dai partecipanti saranno esposti presso la Galleria The Flat – Massimo Carasi. Alle ore 19 Stefano Boccalini, artista e docente di Public Art presso la NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, li presenterà al pubblico, agli organizzatori e ai giornalisti.

Presso Milano Green Point Spazio Landscape Design, verranno esposte dal 3 giugno alcune opere della Psicoanalista e Tema del workshop, curato da Patrizia Pozzi con The Flat – Massimo Carasi, è Abitare la natura, l’obiettivo è avvicinare e sensibilizzare i progettisti al mondo della Natura e dell’Arte. Il programma prevede la partecipazione di alcuni artisti contemporanei quali Giuliano Mauri (rappresentato da Francesca Regorda, responsabile dell’Archivio), Simon Benetton, scultore di fama internazionale e Filippo Armellin, artista emergente e fotografo che espone in questi mesi alcuni suoi lavori alla Galleria Carasi. Il sito scelto per la realizzazione del progetto è l’area davanti davanti alla Triennale di Milano, dove nel 2003 Giuliano Mauri realizzò la grande volta Zenobia, ora distrutta (presso Milano Green Point per tutta la settimana alcuni bozzetti e disegni inediti dell’opera). Qui i professionisti dovranno pensare uno “spazio” partendo dall’osservazione dell'elemento naturale, per poi trasformarlo, attraverso il progetto, in architettura di uno spazio aperto: “osservo l'elemento naturale e lo declino in spazio da abitare”. Dovranno considerare un luogo visibile da più punti di vista: dall'ingresso della Triennale, dal pedone, dal guidatore, dalla Torre Branca, da chi arriva dal ponte, dall’interno della Triennale. Fruibile a diverse velocità: da fermo, a piedi, in bicicletta, in automobile ecc. Che può essere vissuto come zona sedentaria o di passaggio, in occasione dell’apertura delle mostre in Triennale o quotidianamente, dal cittadino comune, quasi inconsapevolmente. Che può trasformarsi per effetto degli elementi naturali utilizzati, per la loro crescita e la trasformazione, col cambiare delle ombre e delle luci naturali, dei riflessi e dei suoni ecc. Abitare la natura significa entrare in contatto con materiali vegetali e naturali: acqua, sabbia, roccia, terra, aria, cielo, nuvole… e la loro stessa specificità. I progettisti dovranno quindi pensare a uno spazio che persista nel tempo, nel rispetto dei ritmi della natura.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views