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Archicine: i set dei film cult illustrati da Federico Babina

Il rapporto tra cinema e architettura rappresentato attraverso gli edifici scelti da registi come Antonioni, Hitchcock e Godard e ridisegnati dall’artista Babina nel suo progetto Archicine.
A cura di Clara Salzano
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I film hanno sempre avuto la capacità di trasportarci in mondi e vite che viviamo e respiriamo attraverso un'architettura reale o fantastica. Scenografie immaginate, realizzate e costruite raccontano storie e personaggi. Lo spazio architettonico nei film non è solo uno sfondo, ma si trasforma come un protagonista aggiunto. ARCHICINE è progetto dell'artista Federico Babina che, attraverso una serie di illustrazioni, rappresenta l'incontro spaziale tra cinema e spazio architettonico.

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Quindici poster raffigurano gli edifici di film cult come Villa Malaparte di Adalberto Libera in cui sono state girate alcune scene della pellicola "Il disprezzo", la Sheats-Goldstein House de "Il grande Lebowski" realizzata da John Lautner, la casa progettata da Paolo Soleri scelta come ambientazione in "Zabriskie Point" e l'edificio de "La finestra sul cortile".

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L'architettura è vista attraverso la lente di una macchina fotografica e l'immaginazione di alcuni tra i più importanti registi della storia del cinema: "Sono sempre stato affascinato dal rapporto tra architettura e cinema, in particolare per l'equilibrio tra spazio e azione. Tutte le persone si connettono consciamente o inconsciamente in un film con lo spazio in cui si svolge l'azione. È come una scatola che contiene un regalo. L'idea della serie di illustrazione era di trasformare la scatola nel dono".

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