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Resiste ad attentati e calamità naturali: questo ponte è indistruttibile

Si oppone a qualsiasi forza questo nuovo ponte ideato dai ricercatori della Warwick University che hanno studiato l’arco perfetto perché impossibile da distruggere.
A cura di Clara Salzano
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Immaginate una struttura in grado di sopportare qualsiasi carico, di poter resistere ad attentati e calamità naturali: presto una nuova generazione di ponti indistruttibili potrà essere realtà grazie al progetto dei ricercatori dell'Università di Warwick. Il professore emerito Wanda Lewis della Facoltà di Ingegneria ha ideato un modello matematico ispirato alla natura che darebbe vita all'arco perfetto. Per la prima volta potrebbero essere realizzati ponti ed edifici in grado di sostenere qualsiasi urto.

La natura è la chiave del nuovo ponte indistruttibile. Il modello di Wanda Lewis si chiama form-finding e permette la realizzazione di forme rigide che seguono forme naturali: "le strutture create sono sostenute da una forza di compressione pura o tensione, senza sollecitazioni di flessione, che sono i principali punti di debolezza in altre strutture", racconta il professore emerito. Il prototipo creato sulla basa di form-finding può assumere dunque qualsiasi combinazione di carico permanente senza generare tensioni complesse. Le strutture ideate sulla base del modello proposto da Lewis saranno dunque più sicure e avranno una maggiore durata, evitando problemi di riparazione o ristrutturazione. Come un albero, una foglia o una conchiglia, reagiscono naturalmente agli agenti esterni, così la struttura ideata dal professor Lewis si basa su modelli ispirati semplici modelli di stress che sviluppano gli elementi naturali e che li aiutano a resistere a forze applicate.

Anche i ponti a nastro stressati , come questo in Maldonado, Uruguay, seguono una curva catenaria, con cavi incorporati in una sezione rigida.
Anche i ponti a nastro stressati , come questo in Maldonado, Uruguay, seguono una curva catenaria, con cavi incorporati in una sezione rigida.

Per 25 anni il professor Lewis ha infatti studiato le forme della natura: per arrivare alla creazione del modello è stato utilizzato un pezzo di tessuto sospeso che ha permesso di studiare la migliore forma resistente all'energia gravitazionale naturale. Nel corso della storia a lungo si è discusso all'arco ottimale. La teoria architettonica classica aveva dimostrato che la forma ideale di un ponte ad arco è la catenaria o la parabola invertita: ciascuna di queste forme riescono a sostenere un tipo scarico senza sviluppare sollecitazioni complesse, che rappresentano i punti di debolezza. Il modello form-finding di Lewis supera la teoria classica con una nuova soluzione matematica con la quale creare l'arco perfetto.

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