Autoritratto di Laura Williams, la fotografa dell’invisibile
Si dice che la macchina fotografica non menta mai. Ma gli scatti di Laura Williams sono davvero abili ad ingannar l'occhio umano facendo sembrare invisibile ciò che non lo è. La sua fotografia, basata sul concetto di riflesso e occultamento, si è rivelata un grande successo tra la comunità internet di fotografi, appassionati di fotografia e ammiratori. La modella delle sue incredibili foto è Laura stessa, in autoritratti visionari.
Laura Williams è una giovane fotografa, originaria di Cambridge, che ha realizzato spettacolari autoritratti surreali ed espressivi. Intitolata Invisible, la fotografia di Williams recentemente è diventata un fenomeno virale, con oltre 800.000 visualizzazioni solo su Flickr. La foto in questione raffigura Williams seduta sul prato con uno sguardo penetrante e in possesso di uno specchio che nasconde il suo corpo pur riflettendo l'area vuota che la circonda.
Ad ispirare Laura Williams ci sono i sogni, la musica, la natura, la luce, e altri fotografi come Megan Breukelman, Dasha Denger, Nirrimi Hakanson, Meyrem Bulucek e Tim Walker. "L'ispirazione può arrivare in qualsiasi momento", dice, "e spesso quando arriva, non ero concentrata sulla sua ricerca, arriva e basta".
Williams spiega che le riprese in sé sono anche abbastanza impegnative perché lei spesso lavora da sola e deve tornare ogni volta a regolare la messa a fuoco dopo ogni scatto, ma il vero divertimento per la fotografa inizia proprio dopo che l'immagine è stata scattata, con la post produzione: "Ad ognuno è consentito giocare con l'illusione e creare l'atmosfera che si desidera, è l'espressione del timore che tutti noi abbiamo di non essere ascoltati. Forse deriva dalla nostra giovinezza, ma penso che sia qualcosa che tutti noi possiamo riguardare". Naturalmente l'illusione dello specchio è stato creato da Laura tramite Photoshop, dopo che le immagini erano già state scattate.
"Mi piace l'idea di creare un'immagine di me che è forse un po' meno ovvia", spiega la fotografa, "come un'illusione che possa intrigare davvero lo spettatore e inganni il suo occhio". Le sue opere , altamente concettuali, incarnano questa idea, invitando lo spettatore ad esaminare attentamente ogni dettaglio dello scatto fotografico nello sforzo di catturare la storia dietro ogni immagine evocativa.