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Tornare bambini, i giochi più famosi degli ultimi 30 anni

Hanno intrattenuto intere generazioni e superato la prova del tempo, dalla Barbie alla Playstation, quali sono i giochi più conosciuti e apprezzati dai bambini di tutto il mondo? Viaggio nella memoria alla riscoperta dei giocattoli che hanno segnato la nostra infanzia.
A cura di Clara Salzano
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Giocattoli, bambole, giochi da tavolo e videogiochi, già a qualche mese dalla nascita i bambini, dopo aver mangiato e dormito, iniziano a giocare. Attraverso il gioco i bambini sviluppano concetti ed abilità varie; il gioco contribuisce alla crescita fisica, emotiva, cognitiva e sociale del bambino; il gioco può far individuare preferenze e caratteri di apprendimento differenti, l'apprendimento è molto più semplice quando si gioca; e giocare è soprattutto divertente! Il gioco è così importante che le Nazioni Unite lo hanno riconosciuto tra i diritti umani fondamentali.

Dalla Barbie al Monopoly, dai Lego alla Playstation, ci sono giochi che hanno fatto la storia. Ci sono giochi che hanno segnato l'infanzia di tutti, alcuni resteranno per sempre nei ricordi più belli e divertenti della vita. Quando vengono nominati o ne vediamo la confezione in qualche negozio di giocattoli, anche da adulti, un sorriso si stampa sul viso ed è inevitabile non avere un sussulto di nostalgia. La spensieratezza, l'allegria e il divertimento legato ad alcuni giochi che hanno accompagnato l'infanzia non ha rivali nella memoria. E il fatto che alcuni giochi siano comuni a varie generazione rende il gioco una delle esperienze più belle che si possano fare. Che si tratti delle feste dei bambini, dei pomeriggi d'estate, della ricreazione a scuola o delle vacanze di Natale, il gioco accomuna, avvicina e rende felici.

Per alcuni giocare non è uno scherzo, o almeno non lo è di sicuro per la National Toy Hall of Fame, una vera e propria istituzione che, dal 1998, riconosce i migliori giochi d'infanzia della storia. La National Toy Hall of Fame individua e classifica i giocattoli che hanno ispirato il gioco creativo ed si sono distinti in popolarità per molto tempo. Nella collezione se ne contano già 63 e ogni anno se ne aggiungono altri alla lista dei migliori giochi della storia. Barbie, gli scacchi, lo Yo-Yo, i soldatini, il monopoli, il Nintendo Game Boy, il cavallo a dondolo, i pattini a rotelle, il Cubo di Rubik, Twister e le biglie,sono solo alcuni dei nomi in lista. I criteri di ammissione sono severi: i giocattoli devono avere ottenuto lo status di icone, essere più di una sola moda del momento, promuovere la creatività e l'apprendimento, o essere abbastanza originali da aver totalmente cambiato la storia del gioco.

La Hall of Fame National Toy Hall di Strong riconosce i giocattoli che hanno impegnato e affascinato diverse generazioni, ispirandole ad imparare, creare e scoprire attraverso il gioco. I criteri per l'induzione includono: Stato d'icona (il giocattolo è ampiamente riconosciuto, rispettato e ricordato); Longevità (il giocattolo è più che una moda passante e ha goduto di popolarità su più generazioni); Scoperta (il giocattolo favorisce l'apprendimento, la creatività o la scoperta attraverso il gioco); e Innovazione (il giocattolo ha cambiato profondamente il gioco o il design del giocattolo).

Tutti i giocattoli selezionati dalla National Toy Hall of Fame fanno parte di una collezione permanente esposta presso il Forte Museo Nazionale del Gioco a Rochester, New York, che ospita appunto la Hall of Fame. I giochi d'infanzia in collezione vanno dalle Barbie al Nintendo Game Boy, dal domino all'x-Box. Chiunque può proporre un gioco alla National Toy Hall of Fame che verrà poi eletto meritevole o meno di entrare nella collezione dei giocattoli più amati dalle generazioni. Quest'anno in lizza ci sono dodici finalisti: Cluedo, Magic 8 Ball, Cars Matchbox, My Little Pony, l'aeroplano di carta, PEZ Candy Dispenser, il gioco del cibo, Risico, i giochi di sabbia, Transformers, Uno e Wiffle Ball. Il 9 novembre si conosceranno i vincitore che entreranno di diritto nella lista dei migliori giochi d'infanzia della storia.

I giocattoli più belli

Tutti i giochi sono belli perché l'idea del gioco porta con sé il concetto di libertà, divertimento, spensieratezza e soprattutto tempo. Fateci caso, giocavamo molto di più quando eravamo bambini perché aveva più tempo per il tempo libero e meno responsabilità. Di certo il passato non può tornare ma lo si può rievocare ricordando quelli che sono stati i giochi che hanno segnato la nostra infanzia, quelli più belli. Per alcuni il giocattolo bello è una Barbie ben vestita oppure un tenero Teddy Bear, per altri può essere un videogioco, ma in fondo il gioco più bello è sempre quello a cui leghiamo il ricordo dell'infanzia più allegro e divertente.

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I giocattoli più costosi

Si dice che l'importante sia giocare ma quando si è bambini, un po' come con le auto o le borse quando si è adulti, avere il giocattolo più alla moda o prezioso è sicuramente motivo di vanto con gli amici e di orgoglio personale. Esistono però alcuni giocattoli che probabilmente neppure da adulti ci si può permettere a meno che non si è figli di qualche sceicco: si tratta dei giocattoli più costosi del mondo. Alcuni sono giochi ordinati e comprati dai ricchi del mondo come il cavaluccio di oro massiccio, del valore di 600.000 euro, acquistato da Beyoncé e Jay-Z per la figlia, altri son vere chicche del gioco che i collezionisti del mondo provano ad aggiudicarsi e che sicuramente non sono alla portata di tutti: il Game Boy di oro e 18 diamanti dal costo di 25 mila dollari, realizzato nel 2006 in edizione limitata da un gioielliere di Londra; oppure la Barbie con al collo un collier di diamanti del valore di 300.000 dollari; il Monopoly completamente ricoperto di oro, che costa due milioni di dollari ed è esposto al Museo della Finanza Americana di Wall Street a New York; la riproduzione della Lamborghini Aventador a giocattolo, realizzata da un ingegnere tedesco in platino, fibra di carbonio, oro e diamanti, e costa anche più dell'originale (cinque milioni di dollari); oppure la casa delle bambole che imita alla perfezione il castello Astolat con 29 camere da letto e creato in tredici anni da falegnami, orafi, argentieri e soffiatori di vetro, per un valore stimato di nove milioni di dollari.

I giocattoli più venduti

Oggi il gioco è soprattutto legato ai dispositivi elettronici come i tablet o le consolle di videogiochi. Vi sorprenderà sapere che tra i giocattoli più venduti di sempre non ci sono né playstation né iPad bensì il Frisbee, che nonostante la sua semplicità e anzianità, resta uno dei giochi più venduti al mondo e nella storia; lo Yo-Yo ebbe un vero e proprio bum di vendite negli anni Novanta ma ancora oggi uno dei giocattoli per bambini e ragazzi più venduto al mondo: basti pensare che n'erra dei videogiochi solo negli Stati Uniti se ne vendono 300.000 al giorno; la Barbie non poteva mancare nella lista dei giocattoli più venduti di sempre: dal 1959 quando fu commercializzata per la prima volta, resta ancora la bambola più apprezzata da bambini e collezionisti; i LEGO è il gioco che non conosce crisi, dal 1958 ad ogni sono stati venduti dall'azienda più di 320 miliardi di mattoncini e non c'è bambino che non abbia giocato almeno una volta nella vita a fare il costruttore; il Cubo di Rubik, o cubo magico come veniva chiamato quando fu inventato da Erno Rubik nel 1980, è un classico del gioco ormai da generazioni: c'è chi non ci riuscirà mai a risolverlo, chi ci impiega anni, chi compra libri esplicativi ma tutti almeno una volta nella vita hanno provato a ricomporre il complicato cubo colorato.

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I giocattoli più spaventosi

Il gioco è sempre legato ad un'immagine allegra, divertente, spensierata, ma nella storia scopriamo che esistono alcuni giocattoli così bizzarri da aver spaventato intere generazioni e aver ispirato film e romanzi horror. Il primo giocattolo terrificante è sicuramente il pupazzo della scimmia che batte i piatti, tipico degli anni Sessanta, e ripresa da vari film horror, poi troviamo la bambola che ride, molto popolare negli Stati Uniti negli anno Cinquanta; "Little Miss No Name" era una bambola degli anni Ottanta dall'espressione triste che assomiglia alla bambola assassina del film horror; la bambola di "Raggedy Ann", simile al clown della McDonald's, è uno dei giochi che ha più traumatizzato i sogni dei bambini con i suoi capelli rossi, le gote disegnate e una piccola lacrima sul volto; infine, il giocattolo più spaventoso di tutti è "Jack in the Box", la scatola da cui fuoriesce la testa di un clown, che ritroviamo in tutti i film di paura e che ancora oggi terrorizza qualsiasi bambino.

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