Berlinale 2014: Wim Wenders e Robert Redford per un film 3D sull’Architettura
"Se gli edifici potessero parlare, cosa direbbero di noi?": Cattedrali della Cultura è il nuovo progetto 3D di Wim Wenders presentato ieri, in prima mondiale, alla 64esima Berlinale: un documentario su alcuni edifici d'architettura emblematici, e molto diversi tra loro, che offre sei risposte sorprendenti a questa domanda.
Quando si parla di film d'architettura, la prima immagine che viene alla mente è quella di Gary Cooper in La fonte meravigliosa (1949) dove interpreta il visionario Frank Lloyd Wright mentre vuole far esplodere con la dinamite uno dei suoi edifici, perché non è stato completato così come previsto nelle sue specifiche. Cooper e alcuni documentari a parte, il nostro riferimento fa capire quanto l'architettura sia ancora in gran parte ignorata dai cineasti. Ma questo progetto cinematografico in 3D, presentato al 64° Festival Internazionale del Film di Berlino, è un film sull'anima degli edifici che permette di esaminare la vita umana dall'immobile prospettiva di una struttura artificiale.
Sei registi acclamati portano il proprio stile visivo e il proprio approccio artistico al progetto: Wim Wenders sul Berlin Philharmonic a Berlino, Michael Glawogger sulla Biblioteca Nazionale di San Pietroburgo, Michael Madsen sulla Halden Prison in Halden, Norvegia, Robert Redford sulla Salk Institute di La Jolla, in California, Margreth Olin sulla Opera House di Oslo, Karim Ainouz sul Centre Pompidou di Parigi.
Gli edifici sono manifestazioni materiali del pensiero e dell'azione umana e "Cattedrali della Cultura" esplora come ciascuno di questi punti di riferimento riflette la nostra cultura e custodisce nostra memoria collettiva: la Filarmonica di Berlino è un'icona della modernità, la Biblioteca Nazionale di Russia è il regno dei pensieri, la Halden Prison è il carcere più umano del mondo, il Salk Institute è un monastero della scienza sulla costa della California, il Teatro dell'Opera di Oslo, una simbiosi futuristica di arte e vita, ed il Centre Pompidou, una moderna macchina della Cultura.