video suggerito
video suggerito

È definito l’Albergo degli Orrori: il Cecil Hotel diventa monumento storico di Los Angeles

Teatro di almeno 15 omicidi e suicidi, il Cecil Hotel di Los Angeles è stato nominato monumento storico-culturale della città. Il famigerato Albergo degli Orrori è stato anche rifugio di serial killer e luogo di misteriose morti, come quella di Elisa Lam, tanto da ispirare l’American Horror Story televisivo.
A cura di Clara Salzano
17 CONDIVISIONI
(Photo credit Mark Rolston / AFP / Getty Images)
(Photo credit Mark Rolston / AFP / Getty Images)

Al 640 di S. Main Street, nel centro di Los Angeles, si trova un albergo piuttosto inquietante, si chiama Cecil Hotel ed è noto non per il suo servizio o per il design ma perché nelle sue stanze si sono verificati più di quindici omicidi e suicidi, una fama così macabra da ispirare un episodio di American Horror Story. Costruito nel 1924 dall'architetto Loy L. Smith, quello che è definito come l'Albergo degli Orrori, il 27 febbraio 2017, è stato eletto dal Consiglio comunale di Los Angeles monumento storico-culturale, con voto unanime: "esempio rappresentativo dell'industria alberghiera americana degli inizi del ventesimo secolo". Ma il Cecil Hotel, più che per la sua architettura, è conosciuto soprattutto per le misteriose morti di cui è stato teatro.

L'ultimo episodio di cronaca nel Cecil Hotel è avvenuto nel 2013: sul tetto dell'albergo, in una delle cisterne d'acqua, fu trovato il cadavere di una studentessa canadese, Elisa Lam, in avanzato stato di decomposizione. Il corpo della ventunenne di origini cinesi era stato trovato in seguito ad alcune lamentele dei clienti del Cecil Hotel per la bassa pressione dell'acqua, lo strano colore e sapore. Elisa Lam era scomparsa dal 31 gennaio 2013 a Los Angeles e il suo cadavere fu trovato solo diciannove giorni dopo nella cisterna del Cecil Hotel. La misteriosa morte è stata resa ancora più curiosa dalla pubblicazione di un video della polizia dove la giovane studentessa si mostra in comportamenti piuttosto anomali. A quattro anni di distanza dalla sua morte, il caso di Elisa Lam resta ancora un mistero irrisolto. Dopo il ritrovamento del cadavere nella cisterna dell'albergo, il Cecil Hotel ha iniziato ad attirare l'attenzione pubblica che, grazie agli archivi del Los Angeles Times, ha scoperto che l'edificio al 640 di S. Main Street è stato teatro di vari casi misteriosi ed inquietanti tanto da essere chiamato "l'Albergo degli Orrori".

Video thumbnail

Almeno quindici morti per cause non naturali si sono verificati nel Cecil Hotel. Durante la Grande Depressione americana l'albergo era famoso per essere sede privilegiata di diversi suicidi, data la sua alta struttura con più di seicento camere. Nel 2015, fuori al Cecil Hotel, è stato ritrovato l'ultimo corpo senza vita della macabra storia dell'albergo: si pensa si sia trattato di suicido ma ancora non ci sono dichiarazioni certe sulla morte del giovane ventottenne ritrovato. L'Albergo degli Orrori è stato anche il rifugio di alcuni famigerati serial killer come Richard Ramirez e Jack Unterweger.

(Photo credit Mark Rolston / AFP / Getty Images)
(Photo credit Mark Rolston / AFP / Getty Images)

Il Cecil Hotel, di recente, è diventato monumento storico-culturale di L.A.. Il Consiglio comunale della Città degli Angeli ha assegnato tale status in seguito alla mozione proposta dalla Simon Baron Development, la società che si sta occupando dei lavori di ristrutturazione dell'edificio, acquisito con un contratto di locazione per 99 anni. L'albergo, oggi rinominato "Stay on Mine", è effettivamente un esempio di architettura Art Deco americana. Il progetto è frutto di Loy Lester Smith, architetto piuttosto noto a Los Angeles introno al 1924, quando l'albergo è stato completato. Il nuovo status storico del Cecil Hotel potrebbe far accedere la Simon Baron Development a finanziamenti pubblici per il restauro dell'edificio che sarà caratterizzato da una rispettosa conservazione architettonica dell'edificio e storica dei componenti più significativ.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views