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Civitacampomarano rivive con la street art

Civitacampomarano, il borgo dove nacque Vincenzo Cuoco e che ispirò Alessandro Manzoni e i luoghi dell’Innominato, torna a nuova vita grazie a CVTà STREET FEST, il Festival di street art che ridisegna, con street artists, musicisti e chef di fama internazionale, il paesaggio urbano del paesino molisano.
A cura di Clara Salzano
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Civitacampomarano è un piccolo borgo nel Molise famoso per aver dato i natali a Vincenzo Cuoco e per aver ispirato Alessandro Manzoni e i luoghi dell’Innominato. Civitacampomarano oggi è un paesino di soli 400 abitanti. Eppure, per il terzo anno consecutivo, il piccolo borgo molisano accoglie “CVTà Street Fest”, il festival di street art, ideato e diretto da da Alice Pasquini, che fa rinascere Civitacampomarano con la street art. Il Festival, giunto alla sua terza edizione, si è svolto dal 7 al 10 giugno 2018 richiamando oltre 7000 visitatori.

CVTà Street Fest nasce con l'obiettivo di contrastare l'abbandono e il degrado di Civitacampomarano. Era infatti il 2014 quando Alice Pasquini, nota street-artist con oltre 2000 opere in tutto il mondo, fu contattata dalla proloco del piccolo borgo molisano con solo 400 abitanti, per rivitalizzare il territorio con la street art ed evitare la scomparsa anche di quelle poche anime che vivevano in paese. Così è nata l'idea di CVTà Street Fest che richiama giovani creativi provenienti da tutto il mondo ad offrire il proprio contributo artistico e dare nuova vita Civitacampomarano. Dal 2014 nuovi nuclei familiari si sono insediati nel piccolo borgo molisano, nuove attività commerciali sono state aperte, decine e decine di visitatori arrivano ogni anno ad ammirare le opere di street art nel paese. In passato hanno dato il proprio contributo artistico a CVTà Street Fest, oltre ad Alice Pasquini, nomi della street art come Biancoshock, David de la Mano, Pablo S. Herrero, Hitnes, Gola Hundun, Francisco Bosoletti, Alex Senna, Maria Pia Picozza e ancora altri.

Gli street artist dell’edizione 2018 di CVTà Street Fest sono stati alcuni dei giovani creativi più promettenti dell'attuale panorama artistico internazionale: 2501, che ha utilizzato strisce e linee per definire l'equilibrio tra spazio positivo e negativo sull'intero fianco di un palazzo; Alberonero, ha creato un’installazione di reticolati metallici, specchi e colori cromatici allo scopo di realizzare una prospettiva ribaltata della parte alta del borgo; MP5, con il suo tipico linguaggio “blanc et noir” ha provato a raccontare il paese e la sua storia su due facciate ad angolo; e Brus, che ha spaziato dai graffiti su un mezzo di trasporto collettivo alla calligrafia bianco e nero per un murales.

Al CVTà Street Fest 2018 ha partecipato anche Chef Rubio in qualità di video-reporter speciale con la mostra itinerante "Baciamo le Mano", realizzata insieme alla fotografa Alessia Di Risio: "Siamo riusciti a fortificare e potenziare un paese che stava scomparendo e ci auguriamo che questa operazione possa aiutare in qualche modo a conservare e meglio valorizzare le tradizioni presenti in tutto questo territorio". La mostra è un tributo a tutti gli artisti nazionali e internazionali, artigiani e abitanti di Civitacamporano attraverso foto-manifesti con ritratti dei protagonisti delle edizioni del Cvtà Street Fest, colti nelle loro attività creative e artistiche. Soprattutto le mani saranno protagoniste della mostra esposta anche negli spazi del Castello Angioino del paese.

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Il CVTà Street Fest è molto di più di un semplice festival, è una festa di colori, suoni e sapori nei suggestivi vicoli del borgo dove visse Vincenzo Cuoco e che ispirò per il suo particolare Castello angioino Alessandro Manzoni e i luoghi dell’Innominato, ma anche un progetto di riqualificazione che vede la partecipazione di tutti gli abitanti del paese che scelgono ogni anno di mettere a disposizione della street art i muri e gli angoli più belli di Civitacampomarano: “Un Festival di street art può nascere solo dalla partecipazione e dalla condivisione del progetto da parte di un’intera comunità – spiega Alice Pasquini – In quest’ottica, sono stati gli stessi abitanti di Civitacampomarano a fare a gara per mettere a disposizione degli artisti il muro più bello, lo scorcio più suggestivo, il panorama più prezioso, oltre ad offrire ai convenuti il meglio della propria tradizione culinaria”.

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