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En·cap·su·lat·ing, le capsule oceaniche che ripuliscono l’ecosistema marino

La pandemia globale non ha attenuato l’emergenza climatica che grava sul nostro Pianeta. Così, mentre si cerca di trovare un vaccino al virus, le designer Lucy Zakharova e Ted Lu hanno proposto una soluzione al problema dell’inquinamento oceanico attraverso la creazione di un sistema di cinque capsule che lavorano per ripulire l’ecosistema marino.
A cura di Clara Salzano
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Ora che il mondo è alle prese con l'emergenza Coronavirus, sembra che tutti gli altri problemi del Pianeta siano passati in secondo piano. Tuttavia la pandemia globale non ha attenuato l'emergenza climatica della Terra. Così, mentre si cerca di trovare un vaccino al virus, le designer Lucy Zakharova e Ted Lu hanno proposto una soluzione al problema dell'inquinamento oceanico attraverso la creazione di un sistema di cinque capsule che lavorano per ripulire l'ecosistema marino.

Lucy Zakharova e Ted Lu hanno ideato En·cap·su·lat·ing, un sistema di cinque capsule che lavorano per ripristinare la salute dell'ecosistema marino. L'obiettivo del progetto è riequilibrare il rapporto uomo-oceano. Le capsule sono realizzate con i rifiuti provenienti dall'Oceano Pacifico. Nell'oceano c'è così tanta spazzatura da aver creato un'isola galleggiante di 1,6 milioni di chilometri di rifiuti che ha causato danni irreparabili all'ecosistema marino, intrappolando i pesci, influenzando negativamente la più grande catena alimentare e la migrazione della fauna marina e costringendoci, senza accorgercene, a mangiare plastica. Bisogna dunque agire il prima possibile. En·cap·su·lat·ing è progettato per ripulire gli oceani e riequilibrare l'ecosistema marino.

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Le cinque capsule sono posizionate a vari livelli di profondità nell'oceano. "La vera rivoluzione qui è che ogni baccello di questa costellazione è non statico o migrando nel design, quindi il baccello può muoversi insieme alle isole galleggianti di plastica.", spiegano Lucy Zakharova e Ted Lu. Le capsule sono progettate per spostarsi nell'oceano in base alla presenza di isole di rifiuti. Le infrastrutture saranno dotate di laboratori di ricerca e la raccolta di dati sulle profondità del mare, monitorando la temperatura, la pressione e la salinità, allo scopo non solo di mitigare l'emergenza causata dall'uomo, ma anche aiutare gli animali ad avere un ambiente più sano.

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