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Essen, la Bagnoli tedesca che ce l’ha fatta

È stata a lungo la città dei Krupp e dell’acciaio della Germania, principale centro minerario del carbone tedesco, oggi Essen risorge dal passato industriale per diventare una capitale green in Europa e un esempio da imitare per Napoli, Taranto e tutta l’Italia.
A cura di Clara Salzano
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Per più di un secolo Essen, città tedesca posta al centro della Regione della Ruhr, è stata il cuore siderurgico della Germania, la sede del'Impero Krupp che ha fornito cannoni e armi alla potenza hitleriana, nonché uno dei massimi centri minerari per l'estrazione del carbone in Europa. Dalle foto storiche Essen si presentava come una città industriale avvolta tutto l'anno in un'enorme nuvola d'inquinamento sopra il terreno, mentre nel sottosuolo la terra era scavata e svuotata da un dedalo di miniere. Oggi la città è diventata ecologica e smart, ed la sua trasformazione deve essere da esempio per realtà come Bagnoli a Napoli, Taranto e l'Italia intera.

Essen nel 2017 è stata eletta Capitale verde d'Europa: come è possibile che la città della Krupp, centro dell'acciaio e del carbone, sia oggi un esempio di città ecosostenibile? Fin dal XVI secolo la storia di Essen era legata all'estrazione del carbone. Chilometri e Chilometri di gallerie sotterranee sono scavate nel sottosuolo della città che ne fecero uno dei principali centri economici della Germania. Dal 1811, anno in cui Friedrich Krupp creò la sua prima fabbrica d'acciaio, divenne uno dei più grandi poli industriali europei. Durante la potenza hitleriana l'azienda Krupp, che aveva fornito di cannoni e armi per oltre cento anni per diverse guerre e paesi, divenne il centro del riarmo tedesco. Contemporaneamente a Essen vi erano luoghi come la miniera dello Zollverein, costruita nel 1932 in stile Bauhaus, che è stato l'impianto di estrazione del carbone più grande e moderno del mondo.

La fabbrica di armi Krupp ad Essen nel 1912
La fabbrica di armi Krupp ad Essen nel 1912

Con la crisi industriale, nonostante la fusione nel 1999 della Krupp con la Thyssen AG ne la ThyssenKrupp, l'impero siderurgico a Essen subì un forte periodo di decadenza. Il vecchio sistema di estrazione del carbone divenne gradualmente obsoleto, e la miniera dello Zollverein rimase per ultima a essere chiusa nel 1986. Essen ha vissuto un lungo periodo di degrado ed abbandono, con un terreno ormai svuotato sotto ed inquinato sopra. Ma grazie a scelte politiche ed economiche adeguate è stata possibile una trasformazione della città che oggi è una capitale green d'Europa. Fino alla metà del XX secolo, la miniera Zollverein di Essen era lo scavo di maggior rendimento al mondo e la più grande fabbrica di cokeria d'Europa. Quando la miniera fu chiusa nel 1986 e la cokeria nel 1994, Zollverein divenne un emblema strutturale del declino, ma oggi tutto il sito è diventato un simbolo dell'architettura industriale della regione del Ruhrgebiet.

Nel 2001 la miniera Zollverein è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, e quello che è stato uno dei siti di estrazione più produttivi al mondo oggi è un centro vitale per la cultura, il design e la storia industriale. Proprio intorno agli impianti di estrazione sono nati due musei, il nuovo Museo della Ruhr e il Red Dot Design Museum. Molte aziende e istituzioni hanno spostato qui i propri uffici. Grazie a mostre, concerti, spettacoli teatrali e festival, il sito è diventato un polo attrattivo pubblico che richiama ogni anno circa 1,5 milioni di visitatori da tutto il mondo. Anche la ex colonia operaia e città giardino Margarethenhöhe, chiamata così perché voluta da Margarethe Krupp per gli operai della fabbrica, è stata riconvertita in uno splendido quartiere abitativo con ben 935 edifici, tutti diversi tra loro e a misura d'uomo.

Il grigio del fumo ed il rosso della ruggine hanno fatto posto al verde. Oggi gli spazi verdi e pubblici occupano oltre la metà del territorio cittadino. Una vera vittoria è stata anche la rinascita dell’Emscher, il famigerato fiume dei veleni, soprannominato "torrente merda" dagli abitanti, che da canale di scarico a cielo aperto per le acque reflue, e considerato per lungo tempo biologicamente morto, oggi è tornato a nuova vita e sono compare di nuovo alcune specie ittiche. Il fiume è stato riportato a nuova vita grazie a investimenti infrastrutturali importanti, come la costruzione di un sistema di smaltimento sotterraneo delle acque di scarico. Proprio l'acqua è stata una risorsa fondamentale per la trasformazione grazie a un sistema di gestione delle risorse idriche innovativo.

"Essen ha abbracciato il cambiamento: dopo aver abbandonato un passato fatto di industrie pesanti, si è trasformata in una città più pulita e più verde", ha dichiarato la giuria dell’edizione 2017 del premio Capitale verde europea. Il premio viene assegnato ogni anno a una città che dimostri di essere all’avanguardia nella realizzazione di un ambiente urbano ecocompatibile, piacevole da visitare ma anche per viverci e lavorare. La trasformazione di Essen infatti non è stata solo all'insegna dell'ecosostenibilità ma anche economica, con migliaia di nuovi posti di lavoro negli ultimi anni e la previsione di crearne altri 20.000 entro il 2035. Mentre la città basava tutta la sua economica sull'industria, oggi si fonda sul settore finanziario e quello dei servizi che danno lavoro a circa l’80 % dei cittadini e a circa 140 000 pendolari.

Foto aerea del patrimonio culturale mondiale UNESCO di Zollverein, 2014 © Jochen Tack / Stiftung Zollverein
Foto aerea del patrimonio culturale mondiale UNESCO di Zollverein, 2014 © Jochen Tack / Stiftung Zollverein

Sono stati creati 376 chilometri di piste ciclabili, il cui sviluppo permetterà di raggiungere l'obiettivo di concentrare un quarto degli spostamenti su bici entro il 2035. Mentre entro il 2020 le amministrazioni si sono poste l’ambizioso proposito di ridurre le emissioni di CO2 del 40% e arrivare al 65% del riciclo dei rifiuti. Persino l'estesa fabbrica di acciaio e armi Krupp è stata convertita in un grande parco pubblico con colline e laghetti, dove i vari fabbricati sono esempi di architettura industriale riconvertiti e utilizzati per altre funzioni. Oggi la Regione della Ruhr offre un palcoscenico unico dove convive vecchio e nuovo, archeologia industriale e parchi verdi, terreni bonificati ed edifici riqualificati. Essen non era dissimile da Bagnoli oggi e dalla Taranto dell'Ilva ma la città tedesca, a differenza di quelle italiane, rappresenta un modello positivo per le altre città del mondo.

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