Ferula, una seduta che gioca con gli incastri e con i ricami

Ferula communis L.-finocchiaccio, pianta erbacea perenne. Alta 1-3 m. Cresce su terreni incolti, sassosi e assolati, come le murge materane, fino a 1000 m.s.m. Grazie a questa pianta l’uomo conobbe il fuoco…la mitologia ci tramanda la storia di Prometeo che rubò il fuoco agli dei per donarlo all’uomo e lo trasportò nascosto all’interno di un fusto secco di Ferula, accendendo il midollo secco contenuto all’interno.

Ferula nasce sviluppando i temi della personalizzazione, della memoria del luogo e della condivisione, lasciandosi ispirare dagli abili ricami delle nonne e dagli straordinari materiali del luogo. Lo scheletro interno, realizzato in legno, presenta fori di diverse dimensioni, studiati per ospitare le ferule e per avvolgere le fasce di rivestimento della seduta. Quest’ultima è composta da cuscini tondi nei quali si infilano le ferule, che descrivono così la spalliera. Lo scheletro strutturale della seduta è realizzato in legno ed è appositamente forato, ricordando così la forma tipica dei rocchetti delle macchine da cucire. Le fasce di copertura possono essere scelte liberamente, in tessuto o pellame, garantendo al prodotto personalizzazione e unicità. Lo studio accurato delle forature, sia nelle posizioni che nelle dimensioni, consente di produrre un ricamo di fasce. La seduta potrebbe essere dotata anche di un paio di cesoie, così da permettere di tagliare le ferule all’altezza desiderata o consigliata sul libricino, pensato per offrire indicazioni sul montaggio. L’operazione di assemblaggio degli elementi, quindi, potrà essere effettuata direttamente dall’utente, offrendo così il vantaggio di un prodotto che, al di fuori dell’utilizzo e in fase di trasporto, occupa uno spazio contenuto.