Five questions a Diego Grandi
ZERO. Scegli il file musicale di questa breve intervista
ONE. Il tuo progetto che ha fatto storia
City, progetto di rivestimento per Lea Ceramiche. Uno dei primi progetti di superficie ad affrontare il tema della tridimensionalità.
TWO. Cosa vorresti firmare
Vorrei scrivere un romanzo
THREE. In un progetto collettivo due nomi oltre al tuo
Georges Perec e Max Bill
FOUR. Se e quanto il websharing ha cambiato il tuo lavoro
Ha abbreviato i tempi della comunicazione, i tempi del progetto rimangono gli stessi.
FIVE. Le cinque cose che non mancheranno nel tuo prossimo WE
– nuotare
– un film
– un nuovo vinile
– sperimentare una nuova applicazione
– cucinare per gli amici
Diego Grandi vive e lavora a Milano, dedicandosi in particolare al surface, all'interior e all'exhibit design. Affianca all’attività di progettista quella di docente presso università e scuole di design.Partecipa ad esposizioni e mostre, ricevendo riconoscimenti in Italia e all'estero. Con la collezione di tappeti satellitari “Mapper” e con il progetto di carte da parati “Le Module”, ispirato alle piante architettoniche di Le Corbusier, inaugura una ricerca nel campo del visual design. Nel 2002 crea DGO, studio di progettazione che si occupa di interior, product e design consultancy. Alcune collaborazioni: Abet Laminati, Brunello Cucinelli, Dupont-Corian, Ferrero, Fritz Hansen, Guzzini, Jannelli & Volpi, Lea Ceramiche, Mapei, San Pellegrino, Sele, Skitsch, Stephan Janson, Teracrea.