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Lo yacht Guilty di Jeff Koons è un’opera d’arte: le foto degli interni

Guilty è lo yacht di lusso realizzato da Jeff Koons per il collezionista d’arte contemporanea Dakis Joannou. Si tratta di un’opera d’arte galleggiante con una lunghezza di 35 metri e un valore di 40 milioni di dollari.
A cura di Clara Salzano
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Guilty by Jeff Koons. Foto Miro Iacono
Guilty by Jeff Koons. Foto Miro Iacono

Portare l'arte contemporanea in giro per i mari del mondo è la missione di Guilty, il super-yatch di 35 metri commissionato dall'industriale e collezionista greco Dakis Joannou all'artista americano Jeff Koons. Progettato dalla designer italiana Ivana Porfiri, l'imbarcazione variopinta è spesso avvistata in giro per il globo con il suo design unico al mondo e un valore di 40 milioni di dollari.

Guilty by Jeff Koons. Foto Miro Iacono
Guilty by Jeff Koons. Foto Miro Iacono

Lo yacht di Dakis Joannou doveva avere un solo limite che era quello dettato dalle dimensioni del posto barca di proprietà dell'imprenditore greco. L'imbarcazione è stata così progettata con una prua tagliata e tre ponti. Le cabine degli ospiti sono posizionate sul ponte inferiore mentre il salone dello yacht si trova sul ponte principale insieme a una zona di servizio e alla timoneria. Sul ponte superiore si trova invece la cabina amatoriale che occupa quasi tutto lo spazio e gode di una vista a 180° gradi sull'esterno.

Guilty by Jeff Koons. Foto Miro Iacono
Guilty by Jeff Koons. Foto Miro Iacono

Anche se l'esterno colorato evoca alla mente i dipinti pop di Roy Lichtenstein, gli audaci disegni geometrici di Guilty (rombi di colore giallo, triangoli rosa e poligoni blu) sono effettivamente ispirati al Razzle Dazzle, il camouflage navale inglese durante la Prima Guerra Mondiale. Razzle Dazzle è infatti la tecnica usata durante la guerra per nascondere un imbarcazione o strumento militare: anziché mimetizzare l'oggetto si preferiva confondere lo spettatore. Jeff Koons ha dipinto a mano lo yacht per creare questo effetto straniante. Ai lati della nave, l'artista ha giocato con l'idea delle piramidi, di un'oasi e di un miraggio: "Se il mare fosse calmo – spiega l'artista – allora si otterrebbe una riflessione, e il modello avrebbe un effetto raddoppio che lo rende ancora più astratto".

Lo yacht Guilty avvistato nel Mediterraneo
Lo yacht Guilty avvistato nel Mediterraneo

Gli interni dello yacht Guilty

A differenza dell'esterno, gli interni dello yacht assumono un'estetica minimalista con pareti e soffitti tutti di un bianco candido. Enormi finestre massimizzano la luce naturale all'interno. Arredi sobri ed eleganti, come il Fat Sofa di Patricia Urquiola, sono in contrasto con opere d'arte pop e iconiche presenti in tutti gli ambienti dello yacht come Hex Mirror di Anish Kapoor. La percezione all'interno è quella di essere in un'opera d'arte galleggiante dove una scala centrale si trasforma dal viola rosato al blu fino al giallo caldo.

Guilty by Jeff Koons. Photo Yiorgos Kaplanidis
Guilty by Jeff Koons. Photo Yiorgos Kaplanidis

Chi è Dakis Joannou che ha commissionato lo yacht

Dakis Joannou è un ricco industriale greco-cipriota e uno dei più importanti collezionisti di arte contemporanea del mondo. La creazione di Guilty è stata guidata dal desiderio di provocare una reazione.

Guilty by Jeff Koons. Photo Yiorgos Kaplanidis
Guilty by Jeff Koons. Photo Yiorgos Kaplanidis

Guilty è un museo a cielo aperto e un'opera nell'opera d'arte perché l'imbarcazione ospita alcune delle testimonianze artistiche più interessanti del nostro secolo. Il nome dell'imbarcazione si ispira appunto ad una delle opere esposte sullo yacht. Si tratta di Guilty di Sarah Moris dipinta su tela in una delle cabine dell'imbarcazione.

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