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Hopkins House, la casa più high-tech del mondo

Leggera, in vetro e acciaio, la Hopkins House è stata progettata da Michael e Patty Hopkins, pionieri nel movimento high-tech, l’ultimo grande stile del 20° secolo e uno dei suoi più influenti con esponenti quali Norman Foster, Richard Rogers e Renzo Piano. La Hopkins House è sia casa che ufficio della coppia.
A cura di Clara Salzano
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Una casa tutta di acciaio e vetro, leggera, esiste ed è un'icona della storia dell'architettura. Si chiama Hopkins House ed è stata progettata da Michael e Patty Hopkins, pionieri nel movimento high-tech, l'ultimo grande stile del 20° secolo e uno dei suoi più influenti con esponenti quali Norman Foster, Richard Rogers e Renzo Piano. Realizzata nel 1976 nel sobborgo di Hampstead, a nord di Londra, la Hopkins House è stato il primo progetto della coppia che nella costruzione hanno fissato la propria dimora e l'ufficio dello studio di architettura fondato da Michael e Patty Hopkins. Nel 1977 la Hopkins House ha vinto il premio RIBA come architettura di particolare interesse.

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La Hopkins House è una casa-studio su due livelli completamente costruita in acciaio e vetro. Ne risulta un'architettura leggera e trasparente. L'edificio sorge nel sobborgo di Hampstead circondata da case vittoriane dove spicca per la sua diversità ed eleganza. La casa-studio degli Hopkins è posta ad un livello più basso rispetto alla strada per cui dall'esterno si vede solo un livello della struttura. Si accede alla costruzione tramite un ponte levatoio che introduce nello studio di Michael e Patty Hopkins e dove c'è anche la camera da letto principale della coppia. Attraverso una scala a chiocciola si scende al piano terra che affaccia su un grande giardino di pertinenza. Al piano terra sono collocati la cucina e la zona giorno e altre tre camere da letto della casa.

Gli architetti dietro questo innovativo edificio hanno mostrato al mondo ciò che poteva essere realizzato entro i limiti di un sito limitato e con un budget modesto, e in questo lavoro sperimentale sono riusciti a progettare uno spazio combinato casa e ufficio che ha resistito alla prova del tempo e ispirato altri architetti.

Duncan Wilson, amministratore delegato di Historic England.

La Hopkins House è una struttura rettangolare di 10 metri per 12 metri caratterizzata da una maglia fatta da sottili colonne in acciaio e capriate in acciaio reticolare che sono visibili in tutta la casa e dipinte di blu. La casa-studio è pensata per essere aperta e flessibile. La struttura in acciaio è chiusa da lamiere che costituiscono il tetto della costruzione e fungono da partizioni interne. Le pareti nella casa sono davvero poche e le separazioni interne sono fatte per la maggior parte da tende. Tutti gli spazi condividono un'estetica minimale che è tipica dell'architettura di Michael e Patty Hopkins.

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