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House in Motion, l’evento più atteso del Fuorisalone 2018

La mostra-evento di INTERNI si conferma l’appuntamento più importante della design week milanese con installazioni sperimentali e i più famosi progettisti della scena internazionale dal 16 al 28 aprile in tre diverse e suggestive sedi di Milano.
A cura di Clara Salzano
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Festeggia nel 2018 i 20 anni di vita e, dal 1998, la Mostra-Evento della rivista Interni, è l'appuntamento più atteso del Fuorisalone. Il titolo dell'edizione 2018 è HOUSE IN MOTION, che avrà luogo, dal 16 al 28 aprile 2018, in tre diverse sedi di Milano: l’Università degli Studi di Milano, l’Orto Botanico di Brera e l'Audi City Lab in Corso Venezia 11. Ogni anno la mostra-evento di INTERNI riunisce le più incredibili installazioni di architettura e design, progettisti affermati da tutto il mondo e importanti aziende di settore, in un unico grande appuntamento che inaugura la design week milanese. La mostra, che quest’anno compie i suoi primi vent'anni, sarà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 24 da lunedì 16 aprile fino a domenica 22 aprile; dalle ore 10 alle ore 22 fino al 27 aprile, il 28 aprile dalle ore 10 alle ore 18.

Il tema della mostra

Il tema HOUSE IN MOTION indaga l’abitare e la mobilità, due ambiti del progetto profondamente modificati dagli attuali stili di vita. Le dinamiche del vivere attuale hanno infatti cambiato il modo in cui si concepisce la casa, non più il simulacro di oggetti, arredi e memorie, ma uno spazio in continua trasformazione. Abitare e mobilità diventano sinonimo. La casa diventa diffusa, nomade, transitoria; da qui sempre più diffuso l'uso di capsule abitative, spazi mobili, rifugi improvvisati, tutti però sostenibili e modulari (come la casa presentata da IKEA).

Il rapporto tra uomo, tecnologia e innovazione, è al centro della mostra-evento. I mezzi di trasporto, come la casa, cambiano in funzione delle esigenze dell'uomo. Aerei, imbarcazioni, treni, camper/caravan, auto, biciclette, stanno cambiando il concetto di mobilità, che diventa personalizzata e all'insegna del nomadismo. Anche la città cambia di conseguenza optando sempre più per luoghi di vita aperti e modulabili. La città diventa smart con fonti energetiche sostenibili e reti veloci per il progresso sociale ed economico delle comunità.

Massimo Iosa Ghini, Peter Pichler, Lorenzo Damiani, Diego Grandi, Stanton Williams Architects, Tabanlioglu Architects, Dario Curatolo, Aba-Paolo Belardi e Daniela Gerini, Davide Rampello, Piero Lissoni, Jacopo Foggini, Filippo Taidelli, Alexander Bellman, Aldo Cibic, Mario Cucinella e Ma Yangsong, sono alcuni dei nomi, tra i più noti nel panorama nazionale e internazionale, che prenderanno parte a questa grande iniziativa, ideata dal magazine diretto da Gilda Bojardi, e che hanno fatto della buona architettura e del design un vanto per il mondo intero.

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I progetti in mostra

HOUSE IN MOTION riflette questi cambiamenti. Ogni progettista è stato chiamato a confrontarsi con il tema della mostra-evento: Aldo Cibic disegna "Colors on the move" nel Cortile del 700 dell'Università che ricrea la forma di un grande tavolo, in grado di trasformarsi nel tetto di un’architettura. "Sembra una vivace composizione fatta di volumi con forme, dimensioni e colori diversi. In realtà è una sorta di ammonite: il muro rosso curvo che accoglie si rivela essere una spirale che attira all’interno e fa scoprire uno spazio inaspettato", l'istallazione di Cibic è uno spazio interattivo in cui vivere un’esperienza sensoriale visiva e tattile.

Massimo Iosa Ghini, nel Cortile della Farmacia, progetta una casa condivisa e sociale grazie alla tecnologia: "Definire l’idea del movimento come vita all’interno della casa, ma anche come rappresentazione, è il fulcro di questo progetto. Home Co-Thinking propone il concept di una casa come luogo in cui l’elemento immateriale, ovvero di immagine interpretata in chiave eidomatica e più bidimensionale, resta in primo piano rispetto a quello fisico, oggi ormai un ‘device di supporto’, ove la casa diventa fatta da schermi, finestre e spazi che interagiscono tra loro e con altre isole”. Lorenzo Damiani per IKEA realizza la casa in divenire "Alla scoperta dell'Infinito" nel Cortile d'Onore di Ca'Granda.

Mario Bellini anima la Hall dell'Aula Magna dell'Università degli Studi con la sua installazione "Face to Face": “La facciata di una casa è un po’ come la faccia di una persona. Instaura un rapporto con gli altri e con il mondo esterno. Faccia e facciata hanno elementi strutturali simili: occhi, naso e bocca sono come finestre, terrazzi, porte. E se talvolta le facce hanno trucco, monili, tatuaggi, barba e baffi, così le case possono avere cornici, rivestimenti, decori, portali e zoccolature”. Mario Cucinella nel Cortile d’Onore realizza invece un'anticipazione del più ampio progetto, intitolato smarTown, che andrà in scena presso l’Orto Botanico di Milano.

Lungo le pareti del Cortile d'Onore, per 14 metri, si mostra la videoinstallazione interattiva di Studio Azzurro, "Milano. Le Origini del Futuro" composta da 12 monitor, di cui 4 touch-scree,n sui quali scorre un immaginario skyline della città di Milano dal 1925 al 2025. È un viaggio nel tempo attraverso trentadue silhouette di altrettante architetture della città che fondo passato, presente e futuro. "Immagini d’epoca, rendering, disegni di progetto, raccontano l’evoluzione di una città che da sempre sa cogliere le spinte del cambiamento". Questi sono solo alcuni dei progetti che sarà possibile ammirare dal 16 al 28 aprile 2018 nell'ambito della mostra-evento organizzata dalla rivista INTERNI per il Fuorisalone 2018.

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