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I campanili del mondo, i progetti di ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia

Simboli delle diocesi sono i campanili, architetture verticali che svettano da lontano caratterizzando in modo indelebile l’identità di un luogo e di un territorio.
A cura di Valentina Pepe
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Il SAIE3 dedica una sezione importante della fiera al ricordo del terremoto che recentemente ha sconvolto l’Emilia Romagna e al valore simbolico, culturale e artistico che ricopre da sempre il Campanile per le comunità. In particolare, il nuovo Salone pone l’attenzione sui danni subiti dalle diocesi, distrutte o gravemente compromesse dal sisma. Diocesi che, in molti centri urbani italiani, custodiscono nei secoli, come veri e propri musei, preziose opere d’arte e la storia di un luogo.

E’ con questa consapevolezza che con Up in the sky alcuni tra i più prestigiosi architetti, designers e artisti sono stati coinvolti in un’iniziativa finalizzata a contribuire alla ricostruzione dei campanili delle zone colpite dal terremoto. Ad ognuno di loro è stato chiesto di immaginare un campanile. I progetti, occasione artistica di straordinaria portata, verranno riuniti in una mostra unica al mondo che, oltre a dare un contributo al consolidamento delle radici dei luoghi colpiti, vuole rappresentare un segnale di rinnovamento. Per sottolinearlo, la Mostra si suddividerà in 3 parti. Nella prima sarà presentata una galleria delle chiese, degli edifici religiosi nel mondo, in cui sarà evidente il forte legame che essi hanno sul territorio, sulle popolazioni, con un significato che va oltre l’aspetto puramente religioso, fa parte della vita, delle abitudini, della cultura della comunità. Nella seconda, si entrerà nello specifico dell’Emilia, nel doveroso ricordo di quanto avvenuto a causa del sisma della primavera scorsa, e saranno dunque le immagini delle chiese e dei campanili, prima e dopo il terremoto, ad essere protagoniste. Nella terza, il senso vero e proprio di Up in the sky Che, come tutto SAIE3, non vuole vivere solo il presente, o il passato, ma proporre un futuro possibile. In questo contesto verranno quindi presentati i nuovi progetti per la ricostruzione dei campanili, sia per immagini, sia con plastici già realizzati. Di fronte ad un campanile irrimediabilmente perduto si pone l'annoso problema stilistico di ricostruire un falso dove era e come era o all’opposto accettare la sfida e prendere questa come l'occasione di avere un grande artista, architetto o designer che crea un'opera da tramandare alle generazioni future. Se scegliesse la strada della ricostruzione ex-novo, l'Emilia Romagna colpita dal sisma potrebbe trasformare il danno della catastrofe naturale in opportunità e dotarsi di un percorso culturale e architettonico unico al mondo, in grado di rappresentare un forte richiamo anche dal punto di vista turistico. Up in the sky intende essere proprio questo. Una Mostra, in cui progettualità, simboli e valore culturale sono posti in grande evidenza, ma anche una Proposta. La ricerca, anche a fronte di eventi drammatici che hanno fortemente colpito uomini, ricordi e patrimonio artistico, di idee e progetti che aiutino a ripartire, con la forza e la capacità di reagire, tipiche di questo territorio e ampiamente dimostrate dalla popolazione dell’Emilia.

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