I rifugi per vivere sulla Luna
"Siamo due architetti spaziali danesi con il sogno di rendere lo spazio esterno accessibile a tutti… con migliaia di ore trascorse a progettare, ricercare e creare prototipi, ora siamo pronti a costruire il nostro LUNARK Habitat, un habitat lunare simulato per la ricerca, con l'obiettivo che un giorno possa sostenere la vita sulla Luna. Isolati e confinati in uno dei climi più rigidi della Terra, testeremo il nostro Habitat, sopportando -30 ° C, venti di uragano e orsi polari affamati quando ci avventureremo nel nostro progetto più estremo fino ad oggi.", con queste parole i due architetti spaziali danesi, Sebastian e Karl-Johan, hanno presentato il loro progetto per creare l'habitat ideale per vivere sulla Luna. L'habitat è oggi in fase di sperimentazione nell'Artico, in Groenlandia, dove il duo di Saga Space Architects vivrà in completa solitudine, tagliato fuori dal resto del mondo, per testare l'architettura, sé stessi e le tecnologie per le future missioni sulla Luna.
Nel 2024 gli umani torneranno sulla luna, secondo la coppia di architetti SAGA Space Architects che vuole colonizzare il nostro satellite con il loro Lunark Moon Habitat. Sebastian Aristotelis e Karl-Johan Sørensen stanno testando la potenziale dimora lunare nella Groenlandia settentrionale, dopo aver sottoposto la loro idea ad una campagna di crowdfunding su kickstarter. Il luogo scelto per la sperimentazione assomiglia alla luna per le condizioni climatiche difficili: la regione artica ha lunghi periodi di luce solare, un vasto paesaggio e temperature rigide sotto i 30 gradi, in questo modo il team può ottenere un'autentica simulazione della vita sulla Luna. La spedizione durerà tre mesi e consentirà alla coppia di testare la pelle del pannello solare del pod e l'ecosistema a zero rifiuti: "Una delle maggiori sfide per l'habitat è la trasportabilità sia per la Groenlandia che per una futura missione sulla Luna.", spiegano gli architetti di Saga Space Architects, "Combinando l'antica arte giapponese della piegatura della carta con il metodo del biomimetismo siamo arrivati a una struttura pieghevole leggera e resistente. La sfida sta nel tradurre l'origami in pannelli più spessi che possono ancora piegarsi. La risposta potrebbe risiedere nella natura. Il design della cerniera finale è un meccanismo conforme; è leggero, resistente, ermetico, semplice da produrre e da mantenere". Il progetto simula una missione al culmine della luce eterna sulla Luna, che ha un ciclo giorno-notte simile al giorno artico. Ne trarremo pieno vantaggio integrando i pannelli solari nella pelle dell'habitat e fornendogli quanta più energia possibile. Sulla Luna c'è il rischio di essere colpiti da una meteora. In Groenlandia potresti essere colpito da un orso polare. L'habitat deve resistere a un curioso orso polare di 650 kg. L'habitat non deve lasciare traccia e riciclare quanti più rifiuti possibile".