IKEA progetta il primo villaggio che si monta come un mobile
"From the spoon to the town" (Dal cucchiaio alla città) è la celebre espressione di Ernesto Nathan Rogers con la quale voleva indicare il ruolo dell'architetto nella società. Il monito deve essere diventato un mantra per IKEA che ha sviluppato i piani per realizzare una vera e propria città ideale. Space 10 è il laboratorio di ricerca di IKEA che negli ultimi due anni, in collaborazione con lo studio di architettura EFFEKT ha lavorato ad una nuova visione di città. Il risultato si chiama "The Urban Village Project" ed è una città che rivoluziona il modo di concepire il vivere comune. Presentato durante i Democratic Design Days, la conferenza annuale di IKEA che si tiene presso la sede di Älmhult, in Svezia, il progetto si pone come obiettivo quello di diffondere un nuovo modello di comunità.
The Urban Village Project è un villaggio modulare, componibile, che si monta e smonta, proprio come i mobili IKEA. Il progetto si basa su tre elementi fondamentali: città più vivibili, più sostenibili, più convenienti. Per raggiungere questi obiettivi, Space 10 ed EFFEKT hanno ideato una comunità che incoraggia la condivisione di case, quartieri e città. Il principio è il co-living multi-generazionale. Le abitazioni sono progettate per adattarsi alle diverse esigenze di tutti i membri della comunità con moduli che si possono assemblare, dai 36 metri quadrati per i single ai 144 metri quadrati per case familiari. Anche gli elementi per le abitazioni e gli edifici dono modulari e componibili. In questo modo tutti i cambiamenti e le ristrutturazioni potranno essere semplici e veloci.
Il progetto di Space 10 ed EFFEKT parte dall'esigenza di alloggi a costi accessibili. Sempre più persone scelgono di vivere in città. Si conta che 1,6 miliardi di persone entro i prossimi dieci anni avranno casa in città. Lo spazio urbano sarà sempre più congestionato causando, tra le varie conseguenze, un notevole aumento dei prezzi immobiliari. The Urban Village Project è la risposta vivibile, sostenibile e conveniente a tale emergenza. Nella città immaginata da IKEA le case saranno più economiche sia in termine di costruzione che di accesso agli alloggi. In the Urban Village Project tutti affittano una casa in base alle proprie esigenze. L'affitto copre i costi di elettricità, acqua, riscaldamento, manutenzione e servizi condivisi. I residenti possono diventare gradualmente proprietari acquistando azioni della comunità, cioè quote di immobili, in base alle proprie possibilità, come membri di in una sorta di cooperativa. I membri della comunità possono inoltre decidere di aggiungere sei servizi accessori quali i trasporti, le assicurazioni o le attività ricreative con abbonamenti flessibili e accessibili attraverso strumenti digitali.
Le abitazioni sono costruite tutte il legno lamellare a strati incrociati, che migliora la salute mentale e dal basso impatto ambientale. Il sistema modulare di assemblaggio delle varie componenti degli edifici consente anche di riutilizzare o sostituire facilmente i vari pezzi che compongono i moduli a prezzi non elevati. In questo modo gnu avrebbe anche più flessibilità e libertà. Il sistema modulare è inoltre prefabbricato, prodotto in serie e imballato in piano per essere trasportato dove serve. Il compostaggio, le energie rinnovabili e la raccolta di cibo locale potrebbero essere servizi condivisi nella comunità. "Il progetto Urban Village mira a rendere la vita quotidiana più accessibile. L'idea è quella di massimizzare i vantaggi di vivere in una comunità che può mettere in comune e condividere risorse".