Il nudo nelle tazze da tè: la nuova provocazione design di Seletti
Sono quasi le 5 del pomeriggio e, come il classico rito inglese comanda, è l'ora del tè. Seletti supera i confini del rituale borghese e propone un sensuale servizio da tè che unisce arte e design in modo sublime. Si tratta di Guiltless, realizzato in collaborazione con la fotografa Tarin, che ha inserito le sue immagini, cariche di sensualità e femminilità, sul fondo delle tazze di porcellana.
Perché Seletti ha scelto la fotografa Tarin
La nuova collezione Tarin portraits Seletti è la perfetta contaminazione di mondi creativi. Il marchio di design irriverente amplia la su contaminazione con il mondo Toiletpaper inserendo le opere della fotografa Tarin nella collezione da tè Guiltless che reinterpreta un rituale borghese come quello del tè in chiave sensuale, come le immagini della fotografa: "Lavoriamo da anni, in Seletti, per coniugare arte e design attraverso progetti sorprendenti che possano ampliare la fruizione della creatività anche attraverso l’uso degli oggetti quotidiani. Le foto di Tarin sono particolari e sicuramente di impatto. Averle abbinate a un oggetto della memoria come la tazza di tè è quanto di più Seletti ci possa essere", racconta Stefano Seletti, art director del brand. La scelta di usare gli scatti di Tarin sul fondo di tazze da tè è da attribuirsi invece alla passione che lega la fotografa all'infuso e ai suoi rituali.
Com'è la collezione Guiltless di Tarin per Seletti
Tarin ha immaginato per Seletti un servizio da tè in porcellana che riprende le linee classiche delle tazze e dei piattini da tè ma con un tocco di femminilità che si mostra gradualmente a chi sorseggia la propria tazza di infuso. Sono dodici gli scatti selezionati da Tarin che sono stati impressi sul fondo delle tazze. Il servizio da tè è disponibile in tre versioni, con piattino e cucchiaino: a righe bianche e nere, a fiori (che ricorda il classico servizio da tè della nonna) e bianco con righino dorato. "Mi piaceva l’idea di trasformare una tradizione bon-ton come il tè delle cinque in qualcosa di fuori dall’ordinario, per questo ho subito accolto l’idea di Stefano Seletti di iniziare una collaborazione”, spiega Tarin.
Perché la collezione si chiama Gultless
Il nome Guiltless che definisce la nuova collezione Tarin portraits Seletti è stato scelto dalla fotografa stessa che con il sensuale servizio da té invita a rinnegare ogni senso di colpa legato al corpo umano e soprattutto a quello delle donne: “I miei scatti sono molto classici, dal sapore vintage, infatti lavoro in analogico, utilizzando spesso anche polaroid", racconta Tarin, "Trovo che i colori e le atmosfere dell’analogico siano molto più adatti al mio lavoro, che si incentra su un ripensamento del corpo femminile, sull’abbandono dello stereotipo dominante del nudo e in alcuni casi anche sulle relazioni rappresentate attraverso l’unione dei corpi. Legare le mie fotografie a degli oggetti di uso comune credo inoltre che possa favorire una sorta di amplificazione del messaggio, con meno filtri, rendendolo più immediato e più vicino alle persone”.