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Indovina chi: cosa pensano i designer dell’opera dei propri colleghi? (VIDEO)

Durante la settimana del design milanese siamo andati in giro a domandare a critici, designer ed architetti cosa ne pensassero riguardo ad alcuni arredi irriverenti del mondo del design: ecco le incredibili risposte.
A cura di Clara Salzano
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Che la settimana del design milanese sia un appuntamento immancabile per i professionisti del settore e gli appassionati del mondo dell'arredamento, dell'architettura e dell'arte è una realtà acclarata. Non a caso il Salone del Mobile di Milano si chiude con un totale di 310.840 visitatori e la manifestazione milanese, oltre a essere la più grande occasione commerciale del mondo, si conferma come la vera cartina al tornasole per le tendenze progettuali future.

Ma al di là della seria e compiuta rappresentazione del mondo del design durante la Design Week milanese, che cosa c'è? Ci sono feste, aperitivi, eventi culturali, cene, mostre, in cui esserci vuol dire essere importanti, conosciuti nel settore ma: gli ospiti e i vip di turno conoscono veramente il mondo del design? Siamo andati in giro a domandare ad alcuni designer, architetti e critici (Philippe Daverio, Valerio Maria Ferrari, Luca Trazzi) cosa ne pensassero degli arredi dei loro colleghi. Abbiamo scelto progetti bizzarri, sicuramente, ma neppure tra i più sconosciuti, anzi: nomi rinomati, progettisti affermati che hanno disegnato arredi divenuti icone come Fabio Novembre, designer della famosa "Who Are You?", la sedia a forma di maschera bianca, oppure Zaha Hadid con la sua matita dal tratto riconoscibile ovunque (o forse no). Ecco le incredibili risposte.

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