Jorge Rodríguez-Gerada: il re della street-land art
Nel celebre libro No Logo, Naomi Klein parla di Jorge Rodríguez-Gerada come uno dei precursori dell’utilizzo di ritratti anonimi nell’ambito della street art, in contrapposizione alle più note icone culturali diffuse sui cartelloni pubblicitari. 20 anni fa, infatti, l'artista cubano-americano ha cominciato una rivoluzione che ha sovvertito la pubblicità rendendo gli slogan e l immagini usate delle dichiarazioni anti-capitaliste attraverso l'arte. Jorge Rodríguez-Gerada, negli anni ’90, è stato uno dei fondatori del movimento New York Culture Jamming ed è tuttora un innovatore nel panorama dell’arte urbana internazionale.
Una sorta di Robin Hood della street art, Rodriguez-Gerada è diventato scettico sul mondo della pubblicità quando vide l'effetto delle immagini dei cartellone sulla comunità del New Jersey e di New York. "La pubblicità e il marketing creano una realtà iper dove la felicità e il successo diventano gli obiettivi esterni da ottenere attraverso il consumo," dice. Ha cominciato deturpando cartelloni pubblicitari nelle aree delle minoranze povere, e venendo anche arrestato un paio di volte. Quest'atteggiamento di protesta e critica rimane l'ispirazione della sua opera pubblica, ancora oggi che la sua riflessione va ben oltre la pubblicità e si rivolge all'intero pensiero politico.
30.000 pioli di legno, 2.000 tonnellate di terreno, 2.000 tonnellate di sabbia, erba, pietre, corda, e un sacco di olio di gomito su 11 acri di terreno, è una delle ultime opere di Gerada, Wish, il più grande ritratto di land art in Irlanda. L'immagine piatta può apparire solo come una superficie naturale, ma le vedute aeree catturano la rappresentazione finale. Le sue opere oggi si compongono esclusivamente di materiali organici, sono realizzate su grande scala e diffuse grazie alle tecnologie satellitari. Jorge Rodríguez-Gerada crea pezzi di arte pubblica ambiziosi e d'ispirazione, che coniugano un forte spirito comunitario con la pratica delle arti contemporanee.