L’assemblage e il good design di Gae Aulenti
Triennale Design Museum ricorda Gae Aulenti attraverso una selezione dei suoi più iconici oggetti di design realizzati dal 1962 al 2008, a cura di Vanni Pasca con progetto di allestimento dello studio Gae Aulenti Architetti Associati.
Spiega Silvana Annicchiarico, direttore del Triennale Design Museum: "Triennale di Milano e Triennale Design Museum negli ultimi anni hanno avviato un percorso di promozione e valorizzazione dei maestri del design e della architettura italiani con una serie di mostre e iniziative specifiche. Dal 2003 Gae Aulenti è stata protagonista della mostra itinerante Maestri del design italiano presentata al Grand Hornu in Belgio, a Tokyo, Osaka, Hong Kong e Mosca e nel 2012 è stata insignita dalla Triennale della Medaglia d'Oro alla carriera. Ora è protagonista di un omaggio volto a ricordare un aspetto meno valorizzato della sua progettazione, rispetto agli interventi in campo urbanistico, alle architetture e ai progetti di allestimento: il design. Nella mostra viene ripercorsa la storia progettuale di Gae Aulenti, capace di guardare al razionalismo e al good design attraverso la lente del Neoliberty e dell’Art Deco e di reinventarli con eleganza (come nella Pipistrello o nello Sgarsul) ma anche capace di recuperare con ironia la pratica dell’assemblage e la lezione delle avanguardie (come nel Tavolo con ruote). Triennale Design Museum conferma così la sua duplice natura di luogo della sperimentazione, da una parte, e luogo della memoria e della conservazione, dall’altra, sulla scia dei recenti omaggi a figure fondamentali per il design italiano come Carlo De Carli e De Pas D'Urbino e Lomazzi”.
Allieva di Ernesto Nathan Rogers con cui collaborò alla redazione di Casabella dal 1955 al 1965, Gae Aulenti ne assorbì profondamente l'insegnamento secondo il quale arredamento e urbanistica sono le estreme polarità dell'attività di un architetto moderno. L'attività della Aulenti ha infatti spaziato tra queste due polarità, passando dall'architettura, con successi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, al design, alla progettazione degli spazi, architettura di interni, allestimenti di mostre, di showroom, scenografie teatrali. La mostra vuole inoltre documentare l'attenzione della designer ai progetti sistemici, tra cui, per esempio, i manuali per il sistema di arredamento coordinato dei punti vendita dei concessionari Fiat del 1975.