L’India lancia l’allarme: il Taj Mahal è in pericolo
"Una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo", scriveva Rabindranath Tagore del Taj Mahal. Ma oggi quel marmo così famoso potrebbe essere in pericolo per sempre se non si interviene subito. Le autorità indiane hanno infatti lanciato l'allarme: il più famoso monumento del paese, visitato ogni anno da milioni di persone, è minacciato da macchie verdi che danneggiano le sue pareti di marmo. La minaccia è causata, secondo gli ambientalisti, da alcuni insetti provenienti dal vicino fiume Yamuna, le cui acque stagnanti risultano enormemente inquinate.
Il più famoso monumento dell'amore, il Taj Mahal, costruito nel 1632 dall'imperatore moghul Shah Jahan come tomba per accogliere l'amata moglie, sembra sia in grave pericolo: le sue pareti di marmo bianche vengono sempre più coperte da strane macchie verdastri che minacciano il candore del materiale e la qualità stessa del marmo. L'allarme è stato lanciato da un ambientalista indiano, DK Joshi, preoccupato dal tasso d'inquinamento del vicino fiume Yamuna. Sembra infatti che nelle acque stagnanti e inquinate del fiume ci siano tre tipi di insetti che sarebbero la causa del problema. Gli insetti infatti, attratti dalla lucentezza del marmo bianco, depositano le proprie feci verdastro-nere sulle pareti del monumento scolorendo l'antico marmo. Il famoso monumento era stato minacciato di recente anche dal forte inquinamento della vicina città industriale di Agra. Si è reso quindi necessario un intervento di tutela del Taj Mahal. Gli archeologi indiani hanno cominciato ad applicare un impacco di fango per gli esterni del marmo in modo da allontanare gli insetti; ma un'analisi approfondita delle cause del problema è ancora in corso: solo a ricerche concluse, quando la diagnosi sarà effettiva, sarà possibile stabilire che tipo di intervento svolgere affinché il famoso monumento si preservi alle generazioni future.