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L’Unité d’Habitation di Le Corbusier diventa un albergo

A Marsiglia arriva Le Corbusier Hotel, un nuovo albergo all’interno della Cité Radieuse concepita dal famoso architetto svizzero, da cui trae il nome la recente struttura.
A cura di Clara Salzano
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Luogo unico in una cornice d'eccezione, l'Hotel Le Corbusier apre le sue porte sull'utopia di un uomo diventata realtà: La Cité Radieuse di Marsiglia. Classificata tra i monumenti storici Patrimonio dell'Umanità, l'Unité d'Habitation di Marsiglia (anche conosciuta come Cité Radieuse appunto), è una residenza edificata tra il 1945 e il 1952 da Le Corbusier che con tale progetto tenta di concretizzare una nuova forma di città, un villaggio verticale caratterizzata da spazi individuali inseriti in un ampio contesto di aree comuni: un sistema di relazioni, partendo dalla singola unità abitativa, intesa come cellula di un insieme, si estendeva all'edificio, al quartiere e all'intero ambiente costruito. L'edificio rappresenta quindi una sorta di contenitore che racchiude in esso uno spazio urbano, che porterebbe al salto dimensionale tra il singolo edificio e la città, cosicché il primo divenga un sottomultiplo della seconda.

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Voluto dallo stesso architetto svizzero, l'Hotel Le Corbusier è inserito nel cuore di questa città verticale. Nulla è stato modificato della struttura originaria: l'organizzazione degli spazi, la chiarezza dei luoghi, il parco, le facciate, il mobilio. Lo spirito e la materia sono là. Una grande diversità di ambienti sono stati però realizzati nell'albergo: camere cabina (fatte a modello delle celle monastiche del monastero di La Tourette di Le Corbusier) studi e grandi camere. Le tariffe variano dai 78 euro della camera singola ai 149 euro delle suite. È un luogo di soggiorno raro, carico di senso magico e relax.

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Oltre l'esperienza unica di dormire in luogo mitico della stria dell'architettura, è possibile scoprire il tetto della grande struttura e assaporare piatti eccezionali nel ristorante gastronomico del hotel con lo chef Alexandre Mazzia: "Le Ventre de l'Architecte", dotato di un tennis club (recarsi muniti delle proprie racchette), una pista da jogging sul tetto, un ciné club, una biblioteca, apprezzata per i lunghi soggiorni, un solarium sul tetto e una piccola piscina per i bambini.

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Per i più appassionati l'Hotel organizza inoltre una visita della struttura fin dentro ‘le viscere' di questo straordinario monumento. E grazie al designer marsigliese Ora-Ïto, la palestra situata sulla terrazza panoramica dell'edificio è stata trasformata in un centro d'arte chiamato MAMO. Qui lo spirito di Corbu respira, promuove e diffonde: è nato un luogo di creazione artistica nel cielo.

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