La Casa Lockdown
"Ci risiamo quasi. La "Casa Lockdown" – o "casa balcone" – è stata progettata tenendo conto della giusta calibrazione degli spazi necessari per affrontare al meglio i prossimi mesi.", così un'ironico profilo Instagram noto tra gli appassionati di architettura annuncia il progetto per la casa ideale in cui vivere un possibile futuro lockdown (sperando sempre che non ce ne sia bisogno). L'immagine postata su Instagra, mostra un'abitazione fatta principalmente da spazio all'aperto come un grande balcone, dove rilassarsi e poter camminare, un angolo cucina, bagno e camera collegati, uno spazio per lo smart working e una sala chiusa per cene con più di sei persone, è stata condivisa anche da alcuni nomi noti del mondo dell'architettura italiana come l'Arch. Stefano Boeri e Cino Zucchi.
Dall'Arch. Stefano Boeri a Cino Zucchi, la Casa Lockdown condivisa dal provocatorio profilo Instagram alvaraltissimo sta riscuotendo grande successo. L'immagine postata mostra un'abitazione fatta principalmente da spazio all'aperto e pochi spazi intimi, ideale per affrontare un possibile futuro lockdown a causa della pandemia globale. Il rischio che l'Italia possa ricadere in una chiusura totale del paese, come quella già vissuta nei primi mesi del 2020, è un timore che si sta diffondendo sempre di più nella mente e nell'animo di tanti. Così sono già molti che iniziano a pensare un modo diverso per poter vivere un futuro isolamento domestico, semmai cambiando casa, per chi ne ha la possibilità, con un'abitazione che consenta maggiore possibilità di movimento interno, senza dover sentire la fastidiosa necessità di uscire per fare sport, sgranchire le gambe o anche solo per prendere un po' di aria fuori dai propri spazi domestici, talvolta claustrofobici. Ecco perché la Casa Lockdown non sembra poi così lontana dall'immaginazione e dal desiderio di tanti.
La Casa Lockdown è solo una proposta, frutto della fantasia di alcuni creativi, probabilmente guidati dalle problematiche emerse durante questa pandemia globale. Chi ha infatti vissuto lo scorso lockdown in un comune appartamento di città probabilmente potrà comprendere il desiderio di avere una casa dove lo spazio all'aperto occupa gran parte dell'abitazione; la camera da letto ed il bagno diventano delle piccoli appendici ridotte al minimo perché destinate ad attività marginali in giornate trascorse sempre in casa; l'angolo da cucina si apre verso lo spazio salotto/balcone; compare anche una sala chiusa dove trascorrere una serata con amici o in famiglia quando si è più di sei e si può rischiare di violare le disposizioni normative vigenti.