La Madonna dei naviganti di Santa Teresa di Gallura assomiglia a una vagina
È polemica sul web sulla statua della Madonna dei Naviganti di Santa Teresa di Gallura, in Sardegna. Nonostante sia sta realizzata da più di venti anni fa, solo ora emergono alcune osservazioni sulla scultura realizzata dall'artista sarda Maria Scanu che per molti "sembra una vagina". Per il mondo del web la forma della Madonna Stella Maris di Santa Teresa di Gallura richiamerebbe la forma dell'organo genitale femminile.
La Madonna dei naviganti vicino alla torre di Longonsardo a Santa Teresa di Gallura è stata realizzata nel 1999 dall'artista Maria Scanu. La polemica sulla somiglianza della scultura ad una vagina è infatti emersa a più di vent'anni dalla creazione dell'opera. A rendere virale la somiglianza della Madonna Stella Maris di Santa Teresa di Gallura all'organo genitale femminile è stata un'immagine condivisa dalla pagina Facebook "Sardegna Che Passione" che in pochi minuti è stata oggetto di numerose condivisioni e commenti ironici e divertenti come "Proprio ‘fighissima' quest'opera", si legge. Non mancano tuttavia delle riflessioni più serie che riportano immediatamente la questione su temi più importanti: "Quest'opera è un letterale elogio alle donne, madri dell'umanità, ed è molto triste che la gente ci veda solo il doppio senso".
L'opera di Maria Scanu a Santa Teresa di Gallura è accompagnata da una targa in cui si indica la data di realizzazione della scultura e il titolo "Stella Maris" (Stella del mare) che è uno dei modi più antichi in cui si indica la Vergine Maria, madre di Gesù, e che viene usato per sottolineare il ruolo di Maria come segno di speranza e come stella polare per i per proteggere e guidare chi viaggia in mare. La forma della Madonna dei Naviganti con le braccia spalancate si rifà all'iconografia comune della Madonna della Misericordia che protegge i fedeli sotto le falde del suo mantello in una posizione sopraelevata rispetto a coloro che sta proteggendo, proprio come la Madonna Stella Maris di Santa Teresa di Gallura. "Questo è, ch'è detta Stella del Mare, perché come le stelle quantunque siano così grandi, che (come affermano gl'Astrologi) ciascuna è maggiore della terra, nondimeno agl'occhi nostri appaiono così picciole, che apena sono dai vedute, così ella era così grande, che niuna creatura pura humana, o Angelica potè mai, ne mai potrà in alcun tempo venire in comparatione con lei, ne in Purità, ne in Santità, ne in Gratia, ne in Virtù, ne in dignità, ne in meriti, ne quanto ai premii o alla Gloria del Cielo: nientedimeno era così picciola negl'occhi propri che si stimava niente, o sia arecaua a favor grande, o gratia singolare eßere tenuta ferma, o ancella umilissima di Dio, che pur sapea d'essere Sua vera Madre.", scriveva Giovanni Battista Guarini della Madonna Stella Maris ne "Della gierarchia ouero del sacro regno di Maria Vergine madre di Dio", 1600.