La Panama del futuro inizia dal Biomuseo di Frank O.Ghery
Oggi Panama City, la capitale tra due oceani, è un'esplosione di grattacieli, nuove architetture ed elevato standard di offerta turistica e culturale. Ne è passato di tempo da quando regnava Noriega nel Canale, che inaugurato nel 1914 festeggia il secolo di storia, e il fascino della città, crocevia di intrighi internazionali, ispirava cinema e autori. Ma presto tutte le navi in arrivo a Panama saranno accolte da una nuova incredibile opera situata sulle rive all'ingresso del canale: il Biomuseo progettato da Frank O.Ghery.
La composizione a volumi asimmetrici dai colori accesi, cifra stilistica dell'architetto, è già diventata un'icona come l'Opera House per Sydney. L'edificio si sviluppa su tre livelli, occupando una superficie di quattromila metri quadrati.Il tetto colorato è visibile per chilometri e pare che le sue tinte siano state ispirate dal piumaggio di molti uccelli tropicali del paese. La zona in cui sorge il Museo, infatti, è conosciuta a livello internazionale per essere una foresta tropicale, ricca di flora e fauna, con oltre 1.300 piante e 100 specie di animali, soprattutto uccelli. E la struttura di Ghery presenta un design aperto e frastagliato che richiama appunto le foreste pluviali dell'America Centrale.
L'edificio è stato progettato per raccontare la storia di come l'istmo di Panama è salito dal mare, unendo due continenti, un tempo separati da un vasto oceano, cambiando per sempre la biodiversità del pianeta. La nuova struttura ospiterà il ‘panamarama’, un’area coperta dotata di sedici schermi che proiettano la storia del luogo in digitale, offrendo ai visitatori anche un racconto audiovisivo.
Il progetto si sviluppa lungo otto gallerie permanenti, uno spazio per allestimenti temporanei, una caffetteria, negozi e un giardino botanico disegnato da Edwina Von Gal, alternando sale espositive ad ambienti naturali, al fine di creare un percorso emozionale all’interno e all’esterno del museo. Due grandi acquari accoglieranno inoltre le diverse specie acquatiche dei Caraibi e del Pacifico.
Costato 60 milioni di dollari, prossima è l'apertura del Biomuseo che secondo le previsioni non solo è destinato a diventare nuova polarità attrattiva per il Paese ma servirà da richiamo per 600 mila visitatori internazionali l'anno.