La prima cucina zero rifiuti dove si cucina, si mangia e si vive in modo sostenibile
La designer Ivana Steiner si ispira all'iconica cucina di Francoforte della designer Margarete Schütte-Lihotzky, la prima cucina modulare al mondo che rappresenta una pietra miliare del design domestico a basso costo che consentirebbe un lavoro efficiente, per realizzare la prima cucina a zero rifiuti. Zero Waste Kitchen è un nuovo concetto di cucina che applica tutti i valori dell'economia circolare.
Zero Waste Kitchen disegnata dalla designer Ivana Steiner è una cucina sostenibile realizzata in acciaio inossidabile riciclato e vetro riciclato che non produce rifiuti. "Come possiamo ridurre la quantità di rifiuti che ciascuno di noi produce?", è questa la domanda che si è posta la designer austriaca prima di realizzare Zero Waste Kitchen che segue i principi del Movimento Zero Waste, gli eco-guerrieri che riducono i loro rifiuti così tanto da poter contenere un intero anno di spazzatura in un piccolo barattolo di vetro. L'obiettivo che si prefissa il Movimento è di produrre il minor numero di rifiuti possibile, che va oltre il semplice essere sostenibili o riciclare di più, bensì si tratta di provare tutti, attivamente, a non produrre rifiuti da mandare in discarica o, al massimo cercando di far entrare tutti i rifiuti prodotti in un minuscolo barattolo. Il semplice riciclaggio non è sufficiente per aiutare a riparare i danni arrecati al Pianeta.
Vivere uno stile di vita a rifiuti zero mira ad allontanarci dall'economia monouso e lineare da cui siamo abituati e indirizzarci verso un'economia circolare. Così la Zero Waste Kitchen abbraccia uno stile di vita rispettoso delle risorse. La cucina è costituita da una struttura in acciaio inox che ha una lunga durata di 150 anni, grazie all'acciaio che può essere riciclato più volte senza che il materiale cambi. Funziona come un grande tavolo attorno al quale si cucina o mangia insieme. La struttura è suddivisa in vari settori in base alla funzione dove il barattolo domina e rappresenta il modulo base per conservare il cibo o compostare i materiali. Il compost fornisce anche energia per la luce che illumina la cucina e il sistema che asciuga le mani, visto che non si possono usare fazzoletti e altra carta, ma solo nel caso tovaglioli di stoffa. La cucina ha due lavelli che consentono un consumo di acqua inferiore o simile alla lavastoviglie, ma si risparmia l'energia elettrica necessaria per riscaldare l'acqua. L'acqua in eccesso viene poi raccolta in una brocca usata per annaffiare l'orto e chiudere il cerchio per ricominciare.