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La prima opera al mondo simile a un Sole che depura gli spazi pubblici dal Coronavirus

L’ultima installazione del designer olandese Daan Roosegaarde si chiama Urban Sun ed è la prima opera la mondo che depura gli spazi pubblici dal Coronavirus per incontro più sicuri. L’obiettivo di un Sole Urbano che protegge tutti è quello di rendere il mondo un luogo migliore e più sano dove potersi di nuovo avvicinare.
A cura di Clara Salzano
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Photo credit Studio Roosegaarde
Photo credit Studio Roosegaarde

Immagina un luogo migliore e più sano dove potersi di nuovo incontrare. Il designer olandese Daan Roosegaarde ha provato anche a realizzarlo con la sua ultima installazione, Urban Sun, che depura gli spazi pubblici dal Coronavirus per incontri più sicuri e rendere il mondo un luogo migliore e più sano dove potersi di nuovo avvicinare.

Lo Studio Roosegaarde ha appena lanciato il primo “Urban Sun” (“sole urbano” o “sole artificiale”) al mondo. Si ytratta di un'opera in grado di ripulire gli spazi pubblici dal coronavirus. L'installazione si ispira all'azione della luce del sole e alla ricerca scientifica, che dimostra come una nuova specifica emissione di luce ultravioletta a una particolare frequenza possa eliminare fino al 99,9% del coronavirus presente nell’aria. Daan Roosegaarde col suo team di designer, esperti della materia e scienziati, hanno dimostrato come la luce può essere usata per migliorare il nostro benessere. La scienza alla base di Urban Sun si basa su molteplici articoli redatti da scienziati della Columbia University e dell'Università di Hiroshima dove si dimostra che "la specifica luce ultravioletta (far-UVC) con la lunghezza d'onda di 222 nanometri può ridurre la presenza di virus, tra cui vari ceppi di coronavirus e virus dell’influenza, fino al 99,9%. Se la tradizionale luce UV da 254 nanometri è dannosa, questo raggio di luce specifico a 222 nanometri è considerato sicuro sia per le persone che per gli animali".

Urban Sun non si presenta come la soluzione al virus ma come un’ulteriore modalità di protezione dell’ambiente, che si aggiunge alle attuali procedure di sicurezza dei governi. L'opera di Daan Roosegaarde è un’installazione sospesa nell’aria che genera un fascio di luce ultravioletta alla specifica lunghezza d’onda di 222 nanometri, in grado di sanificare dal coronavirus lo spazio pubblico illuminato: "Urban Sun esalta la speranza di un futuro migliore e combatte l'impatto negativo dell'isolamento sociale, puntando a rendere più accessibili e sicuri i festival culturali, gli eventi sportivi, le piazze pubbliche, i cortili delle scuole e in generale i luoghi d’incontro.", spiega Studio Roosegaarde. L'installazione è stata realizzata sul ponte “Erasmus Bridge”, il luogo più iconico di Rotterdam, dove Urban Sun ha acquisito il simbolo della speranza di un futuro più luminoso. Daan Roosegaarde ha dichiarato: "Improvvisamente il nostro mondo è pieno di barriere di plastica e adesivi di distanziamento, la nostra famiglia ridotta a pixel sullo schermo di un computer. Cerchiamo di essere gli architetti della nostra nuova normalità e di creare luoghi per incontrarsi e interagire".

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