La rivoluzione delle stampanti 3D: tutti creativi e artigiani digitali!
L’arrivo della stampanti 3D è stata sicuramente una svolta epocale che ha cambiato radicalmente la nostra vita di tutti i giorni e ha stravolto non solo il mondo dell'ingegneria e dell'architettura ma anche, e soprattutto, quello dell’industria, che probabilmente vedrà crollare gran parte delle proprie vendite. Un'idea, un progetto, un oggetto tridimensionale, chiunque può realizzare i propri sogni tridimensionali, può crearsi qualsiasi oggetto, anche in casa con una stampante 3D. In poche ore si può realizzare un prototipo in plastica. Perché quindi comprare oggetti dal negozio se si possono realizzare direttamente a casa propria o in ufficio.
Ma come funziona una stampante 3D? Si parte da un modello digitale in 3D realizzato con un software CAD/CAM o scansionato con appositi apparecchiature laser e attraverso la sovrapposizione ordinata di vari strati di polimeri condensati si crea un un oggetto tridimensionale. Già nel 2010 il direttore del magazine Wired, Chris Anderson, nel suo saggio, "Gli atomi sono i nuovi bits", sosteneva: "La cultura digitale dopo aver rivoluzionato il mondo dei bit e quindi l'editoria, la musica e i video attraverso Internet, ora sta per trasformare il mondo degli atomi, quindi degli oggetti fisici".
E se al momento le stampanti 3D di uso domestico realizzano solo piccoli oggetti, quelle più costose e professionali hanno già trovato largo spazio in vari i campi d’applicazione: c'è un architetto italiano, Enrico Dini, che stampa case o barriere coralline artificiali per emiri arabi. O stampanti che riescono a produrre materiali per cui il futuro degli edifici o degli arredi potrebbe essere segnato da un unico materiale senza fine mai. Si è riusciti a produrre addirittura una vera pistola funzionante: la Solid Concepts, una delle più importanti società americane che si occupano di stampa 3D, ha costruito e testato la prima pistola assemblata utilizzando esclusivamente stampanti 3D.
Si può dunque parlare sicuramente di rivoluzione! Anche se avere una stampante 3D in casa è ancora un lusso per pochi, dati i costi elevati, la paura è che grazie alla tecnologia tutti potenzialmente possano creare ad esempio armi che, essendo costruite in plastica, supererebbero i metal detector senza difficoltà. E i timori aumentano se si pensa che in Gran Bretagna una catena di negozi di elettronica, la Maplin, vende stampanti 3D a 700 sterline, circa 800 euro, e il prezzo è destinato a diminuire col tempo. Il futuro dunque è vicino, dobbiamo solo capire quali saranno le reali conseguenze per il mondo dell'industria, della sicurezza e per le nostre vite.