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La seconda vita del Settebello: l’iconico treno italiano tornerà sui binari

È stato il simbolo dell’Italia del “boom economico” e dopo anni di abbandono sui binari di Falconara Marittima, l’ultimo esemplare esistente di ETR300, il mitico Settebello, verrà restaurato per diventare un convoglio turistico di lusso.
A cura di Clara Salzano
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Per più di un decennio l'ultimo esemplare esistente di ETR300, l'iconico Settebello, è rimasto in stato di completo abbandono e degrado sui binari della stazione di Falconara Marittima, in provincia di Ancona. Ma il mitico treno dei desideri questa mattina è arrivato a Voghera, nell'Officina Manutenzione Ciclica di Trenitalia, dove sarà oggetto di un attento progetto di restauro. Lo scopo del progetto è quello di riportare il Settebello ai suoi antichi fasti e riutilizzarlo come treno turistico di lusso.

L’ETR 300 Settebello è stato un vero e proprio treno icona dell’Italia. Simbolo del “boom economico” italiano, tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’60, il Settebello era un elettrotreno a sette vagoni, da cui l'evocativo nome ispirato anche al sette di denari delle carte da gioco. Dei tre esemplari progettati dalla Società Italiana Ernesto Breda tra il 1952 e il 1959, oggi solo uno ne è rimasto; è stato in sosta nella stazione di Falconara Marittima per anni, in completo abbandono e degrado; i suoi fianchi sono pieni di graffiti, i suoi interni originali sono stati smantellati e sono esposti al MoMA di New York come esempi di design italiano di qualità. Quest'unico esemplare, che ha rappresentato davanti agli occhi del mondo il meglio del Made in Italy tra gli anni Cinquanta e gli Anni Novanta, verrà sottoposto ad un restauro attento per riportarlo alla bellezza ed eleganza originaria.

L'iconico Settebello sarà un convoglio turistico di lusso, dopo il restauro voluto dalla Fondazione FS. Quel treno che per primo è riuscito a percorrere Milano-Roma in meno di sei ore oggi ritroverà nuova vita. Il Settebello era un treno unico al mondo e tornerà al suo splendore originale, con la sua forma aerodinamica, il frontale bombato simile ad un jet di linea, le carrozze suddivise in scomparti come fossero dei saloni di casa, e gli arredi disegnati da due grandi nomi del design italiano, quali gli architetti Gio Ponti e Giulio Minoletti. Per ristrutturare l’ETR 300 Settebello e riportarlo all'antico splendore ci vorranno circa 8 milioni di euro, un investimento sicuramente non facile da realizzare con fondi che verranno reperiti tramite bandi di finanziamento europei. Ma a restauro completato, questo mitico treno, simbolo e immagine di un’Italia produttrice di eccellenze tecnologiche e di design, tornerà a viaggiare sui binari della storia.

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