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La storia dell’uomo che a 67 anni ha scavato un museo solo con scalpello e martello

Levon Arakelyan ha impiegato 23 anni per scavare una grotta di 280 metri quadrati nel villaggio di Arinj in Armenia che oggi è un museo. L’uomo, costruttore di professione, ha usato solo un martello e uno scalpello per realizzare questa incredibile opera, proprio sotto casa sua, che oggi gestisce la moglie.
A cura di Clara Salzano
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Photo Credit Amos Chapple
Photo Credit Amos Chapple

Nel villaggio di Arinj in Armenia c'è un particolare museo sotterraneo. Lo ha realizzato Levon Arakelyan, costruttore di professione, che ha impiegato 23 anni per scavare sotto la sua casa e creare una grotta di 280 metri quadrati usando solo un martello e uno scalpello. Ha lavorato a questa incredibile opera anche nel giorno della sua morte a 67 anni. Oggi la grotta di Arakelyan è un museo gestito dalla moglie.

Levon Arakelyan ha iniziato a scavare la grotta nel 1985: tutto è cominciato dalla richiesta della moglie di avere un luogo fresco per le patate. Da lì Levon ha continuato a scavare, aggiungendo particolari dettagliati alla struttura. Alcuni dei tunnel presentano grandi porte, con colonne romaniche scolpite nella pietra e ci sono scale perfettamente ad angolo scavate nella roccia. Levon trascorreva talvolta anche 18 ore al giorno nella grotta a lavorare. Oggi la grotta di Arakelyan si può visitare. C'è la moglie Tosya che gestisce il museo dopo la morte di Levon, avvenuta nel 2008, E anche se Tosya considera la grotta la causa dell'ammalarsi del marito, lei dice: "Sono orgogliosa di ciò che ha lasciato a me e ai nostri nipotini. È un regalo.".

Nel museo della grotta ci sono gli attrezzi rustici usati da Levon e gli stivali tagliuzzati con cui lavorava. Le pareti della grotta sono tutte in pietra vulcanica friabile ed è proprio la qualità di questo materiale ad aver ispirato Levon Arakelyan a continuare a scavare per 23 anni e realizzare tante decorazioni ed elementi come le colonne, delle croci, altari e molto altro ancora. Lavorando fino a 18 ore al giorno, Levon ha scavato intere stanze, corridoi e trombe delle scale che scendono a più di 20 metri di profondità. Tutta la terra rimossa durante il progetto di scavo è stata donata ai costruttori locali per l'utilizzo in progetti di costruzione. Levon oggi viene ricordato come l'ultimo uomo della caverna

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