La street art di OaKoAk: umoristici interventi urbani per le strade di Francia
Una crepa in un muro, una catena in città o un cestino dei rifiuti diventano opere d'arte grazie a piccoli personaggi animati e divertenti: è la street art dell'artista francese OaKoAk. Con sede nella vecchia città industriale di St. Etienne, Francia, OaKoAk si basa su un acuto senso di osservazione per creare i suoi interventi umoristici sui muri, strade e marciapiedi. Crepe e infrastrutture fatiscenti diventano lo sfondo per supereroi e altri personaggi della cultura pop che interagiscono con l'ambiente circostante in modi inaspettati.
In termini di street art, Banksy, la cui fama mondiale è nota, rimane indiscutibilmente il punto di riferimento. Ma in Francia, e nel resto del mondo per fama, lo street artist francese conosciuto con lo pseudonimo di OaKoAk ha iniziato a far parlare di sè da diverso tempo e a lasciare una firma riconoscibile in varie città del paese. Questo artista osserva il mondo intorno a lui per dare vita agli oggetti più comuni della vita quotidiana e svelarci il loro volto nascosto. Scova nei dettagli urbani elementi che possono sembrare insignificanti e li valorizza a modo suo.
"Dato che io vengo da Saint Etienne, una vecchia città industriale che ora è in riconversione, ho la necessità di rendere la mia città meno "grigia" e, allo stesso tempo, divertente. L'umorismo è davvero importante per me. É sicuramente l'elemento più importante in quello che faccio. Io cammino molto ogni giorno ed è così che riesco a trovare nuovi luoghi interessanti begli elementi urbani quali muri rotti per esempio. Quando vedo qualcosa di interessante durante le mie passeggiate, misuro e studio, e torno più tardi per fare il collage. Io preferisco preparare i disegni e le bozze a casa. Il mio interesse principale è dare importanza a luoghi e oggetti che le persone non notano più". L'unico limite del lavoro di OaKoAk è la temporalità: "Le mie opere sono limitate dal tempo, una volta lasciate in un posto e incollate, rimarranno lì fino a che non scompariranno dopo una settimana o due, a volte un po' di più. Ma a me non importa, io adoro questo principio di lavoro effimero".