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La Superleggera di Gio Ponti compie 60 anni: icone del design crescono

Prodotta ininterrottamente dal 1957, la sedia 699 Superleggera di Gio Ponti e Cassina rappresenta ancora oggi un classico del design italiano e un’eccellenza del Made in Italy nel mondo.
A cura di Clara Salzano
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Foto Cassina
Foto Cassina

"Una sedia – sedia, senza aggettivi", così Gio Ponti definiva la sua 699 Superleggera, così chiamata perché caratterizzata da una struttura in legno di frassino talmente esile da poterla sollevare con un solo dito. La Superleggera, creata da Gio Ponti in collaborazione con i Figli di Amedeo Cassina, è un'icona della storia del design e un oggetto da collezione che nel 2017 compie 60 anni. Con un peso minimo di 1,700 grammi, la 699 Superleggera viene prodotta senza interruzione dal 1957.

Concepita come la rivisitazione della tradizionale sedia impagliata, La sedia la Superleggera è un simbolo indiscusso dell'eccellenza del design italiano nel mondo. Ci sono voluti otto anni di ricerche, di sperimentazione e lavorazione degli abili artigiani di Cassina per giungere al prototipo finale. Nonostante il nome e l'apparenza, la Superleggera (codice di progetto 699) è una sedia molto resistente grazie alla sua particolare forma: si racconta che per testarne la robustezza sia stata buttata dal quarto piano di un edificio senza rompersi ma rimbalzando come una palla. Caratteristiche inimitabili della sedia di Gio Ponti sono lo schienale appositamente incurvato per accogliere il corpo, la seduta realizzata in canna d’india, come la tipica sedia impagliata di Chiavari (simbolo dell'artigianato ligure di fine Ottocento) e una sezione triangolare di soli 18 millimetri che, insieme allo studio degli incastri, migliora la resistenza e la leggerezza della sedia.

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Insieme al grattacielo Pirelli a Milano e la Concattedrale di Taranto, secondo Gio Ponti la Superleggera rappresenta uno dei suoi tre capolavori. Concepita durante il secondo dopoguerra, Gio Ponti decide di puntare sui principali requisiti della famosa sedia di Chiavari (semplicità, leggerezza e stabilità=) ma in chiave moderna ed innovativa per l’industria del mobile e l'immaginario comune: il risultato è uno degli oggetti di disegno industriale più famosi della storia, entrato di diritto a far parte delle collezioni permanenti di molti musei di design e di arte del mondo. Oggi, a 60 anni dalla sua nascita, la sedia 699 Superleggera viene definita come un "classico" del design italiano nel mondo.

Un paradigma del design italiano sul tema della modernità: un progetto nuovo per un nuovo modello di industria. Superleggera è un “oggetto primo” che esprime un momento di grande trasformazione, resa possibile dalla collaborazione fra architetto e maestranze dell’azienda. È una sfida racchiusa nella sezione triangolare delle gambe, la più ridotta possibile compatibilmente con le esigenze costruttive essenziali. Una sezione che, disse Ponti, “assottigliando visualmente la forma, la esprime”.

Cassina

L'iconica sedia viene prodotta ininterrottamente da 60 anni nel reparto falegnameria di Cassina a Meda, in Italia; e MedaMade è il marchio di qualità che ne garantisce l'autenticità e l’unicità della produzione di Cassina in Brianza. "Qui il legno è lavorato con l’aiuto dei macchinari più moderni e sofisticati, ma è sempre la manualità consolidata da ciascun artigiano a dare impulso a tutte le fasi di realizzazione, soprattutto per l’incollaggio, la levigatura e l’assemblaggio. Per esempio, l’assemblaggio della sedia Superleggera è eseguito in un unico passaggio visto la peculiarità degli incastri che costituiscono la sua struttura", spiegano in Cassina che, per celebrare i 60 anni della 699 Superleggera, ha introdotto una nuova versione dell'iconica sedia, in edizione limitata (60 pezzi), con struttura rossa e seduta in tessuto Boxblocks dell’artista olandese Bertjan Pot.

Archivio Storico Cassina
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